Ancora un episodio che ha visto protagonisti, loro malgrado, i tifosi dell’Avellino in occasione del match di ieri sera a Pescara. Dopo la bottiglia lanciata da un pullmino di ultrà dell’Ascoli lungo l’autostrada Napoli-Bari all’indirizzo di un auto di supporters biancoverdi di ritorno dalla gara del Partenio-Lombardi, all’uscita dall’Adriatico-Cornacchia alcuni sostenitori irpini hanno trovato una spiacevole sorpresa.
Un pullmino e alcune auto in sosta nel parcheggio del settore ospiti dell’impianto pescarese sono state danneggiate con pneumatici forati e vetri in frantumi. Gli autori del gesto vandalico sarebbero stati con ogni probabilità alcuni teppisti della fazione opposta i quali agito indisturbati durante lo svolgimento del match.
Danni a parte, è filato tutto liscio sotto il profilo dell’ordine pubblico con i tifosi biancoverdi che hanno gremito interamente lo spicchio di curva loro riservato con compostezza e correttezza. Alla base del vile atto messo a segno nei confronti dei veicoli parcheggiati, l’astio tra le due tifoserie che all’interno dello stadio invece si sono scambiate soltanto sfottò. Da stigmatizzare in ogni caso il reiterato lancio di petardi – almeno quattro – dalla Curva Nord pescarese che hanno generato forti boati soprattutto durante l’arco del primo tempo.
Alla luce di tali episodi, l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive potrebbe spostare la propria attenzione sulla tifoseria biancazzurra come accaduto altre del campionato cadetto.