Mercato, l’Avellino resiste alle tentazioni: fiducia a Petricciuolo sulla fascia destra

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petricciuolo agropoli

Proposti alcuni esterni alla società biancoverde che per il momento tuttavia preferisce puntare sulla soluzione interna rappresentata dal baby ex Savoia.

L’Avellino non vede l’ora di esplodere i colpi in canna – Tavano e Gagliardini – ma allo stesso tempo riflette a tutto tondo sulla rosa da mettere a disposizione di Attilio Tesser. Oltre a centrocampo, che necessita del regista titolare, c’è da rifinire il reparto difensivo che, salvo clamorosi colpi di scena, sarà orfano di Fabio Pisacane. Il difensore, convolato a nozze in settimana con la compagna Maria Rosaria, è corteggiato dal Chievo Verona che ha già formulato un’offerta e con ogni probabilità la spunterà sul Cagliari.

L’Avellino tuttavia è in apprensione anche sul fronte Ligi. Il centrale difensivo che ha chiuso la stagione in prestito alla Virtus Entella, ha raggiunto l’accordo con i biancoverdi ma è stato bloccato dal presidente del Bari Gianluca Paparesta. Il rischio che l’operazione non si faccia esiste ed ecco perché il duo Massimiliano Taccone-Enzo De Vito si sta cautelando cercando di stringere i tempi per Marco Chiosa. Se Ligi dovesse saltare, però, nello scacchiere difensivo mancherebbe un altro centrale.

Al completo invece entrambe le fasce. Quella destra negli ultimi giorni è stata oggetto delle attenzioni degli uomini mercato biancoverdi che hanno deciso di dare fiducia a Simone Petricciuolo per il ruolo di vice Nitriansky. Non si tratta di una valutazione definitiva, che spetterà a Tesser durante il ritiro, ma le quotazioni del classe ’95 ex Savoia sono aumentate a dismisura rispetto ad un primo momento in cui si trovava sul mercato dei prestiti con Casertana e Paganese pronte ad acquisirlo.

Eppure le opportunità nel ruolo sul mercato non mancano per il club del presidente Walter Taccone al quale l’Atalanta ha proposto l’esterno rumeno Constantin Nica (’93) che ha disputato l’ultima annata in prestito al Cesena. Le altre ipotesi portano il nome di Andrea Conti (’94), anche lui di proprietà della società bergamasca ma reduce dal prestito al Lanciano, e di Gianluca Pollace (’95), promettente laterale scuola Lazio.

Per il momento l’Avellino ha risposto con un “no, grazie” perché intende affidarsi al talento e alla voglia di emergere di Petricciuolo.

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