FT/Calcio – Avellino, un cuore grande così: Castaldo urla sul Latina

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Avellino-Latina 1-0

Avellino (3-5-2): Gomis; Pisacane, Ely, Chiosa; Regoli (43’ st Fabbro), D’Angelo, Arini (35’ st Kone), Schiavon (8’ st Zito), Bittante; Castaldo, Comi.
A disp.: Frattali, Sbaffo, Soumarè, Almici, Trotta, Mokulu.
All.: Massimo Rastelli

Latina (4-3-3): Di Gennaro; Ristovski, Brosco, Dellafiore, Alhassan; Crimi (40’ st Paolucci), Olivera (22’ st Ammari), Valiani; Oduamadi, Litteri, Jaadi (33’ st Sowe).
A disp.: Farelli, Bruscagin, Angelo, Talamo, Figliomeni, Barone.
All.: Mark Iuliano.

Arbitro: Renzo Candussio della sezione di Cervignano del Friuli.
Guardalinee: Giovanni Pentangelo della sezione di Nocera Inferiore e Marco Zappatore della sezione di Taranto.
Reti: 30’ st Castaldo
Note: al 19’ st Olivera (L) fallisce un calcio di rigore; espulsoi al 18’ st Chiosa (A) per fallo da ultimo uomo e al 32’ st Oduamadi (L) per proteste; ammoniti al 24’ pt Pisacane (A), al 36’ pt Brosco (L), al 10’ st Alhassan (L), al 13’ st Comi (A), al 19’ st D’Angelo (A), al 42’ st Sowe (L); angoli 3-6; recuperi 0’ pt e 4′ st.

Avellino – Claudio De Vito

Per l’Avellino c’è da esorcizzare l’impatto dentro le proprie mura, poco amiche contro il Cittadella ed in precedenza nella serie nera con Vicenza, Varese e Crotone nell’ordine. Squadra che vince non si cambia e per la prima volta in questo campionato Massimo Rastelli congela la formazione, quella vittoriosa in quel di La Spezia. Spazio allora al 3-5-2 con il trio difensivo ritemprato dalla maiuscola prestazione del “Picco”, vale a dire Pisacane-Ely-Chiosa. A centrocampo, Arini resiste al ritorno di Kone davanti alla retroguardia con D’Angelo e Schiavon sugli interni; sulle fasce Regoli e Bittante, mentre le due punte sono Castaldo e Comi. Nel Latina, sono squalificati Viviani e Bidaoui, sostituiti rispettivamente da Olivera e Jaadi. Al centro della difesa, invece, gioca il rientrante Brosco per Bruscagin. Confermati restanti otto undicesimi che hanno battuto il Livorno nel turno precedente per un 4-3-3 in cui gli esterni Jaadi e Oduamadi ripiegano rapidamente durante la fase di non possesso. Scarsa l’affluenza ai botteghini: sugli spalti sono attesi non più di 3500 spettatori.

Primo tempo. Dopo la premiazione di Castaldo per le cento presenze con la maglia biancoverde raggiunte contro lo Spezia, l’Avellino scende in campo determinato e al 2’ va già vicino al vantaggio. Mischia furibonda dopo un tocco di Castaldo in area, batti e ribatti infinito poi D’Angelo a tu per tu con Di Gennaro si fa ipnotizzare.
Il brivido iniziale non spaventa gli ospiti che si riorganizzano con la rapidità degli esterni e le geometrie di Olivera abile a sfruttare lo schiacciamento del centrocampo biancoverde.
Le occasioni migliori sono di marca biancoverde: al 28’ bel lancio di Pisacane che trova nello spazio Schiavon, il suggerimento in mezzo per Castaldo controlla, sterza sul destro ma da due passi trova il muro di Ristovski con D’Angelo che avrebbe potuto battere a rete dal dischetto tutto solo.
Il Latina risponde con uno sterile palleggio che non trova sbocco negli ultimi sedici metri e allora è ancora la formazione di Rastelli a farsi sentire con un colpo di testa alto di Comi sulla punizione calibrata da Schiavon sulla trequarti destra.
Nel finale di tempo, Oduamadi produce il primo acuto nerazzurro con una conclusione mancina dal limite che Gomis manda in angolo. Gli replica Bittante con modalità simile: missile dai 30 metri che Di Gennaro come Gomis disinnesca in corner.
La perfetta tenuta dei due estremi difensori non schioda il risultato dallo 0-0 al 45’.

Secondo tempo. E’ il Latina a farsi notare per primo: al 7’ pericoloso contropiede ospite con Jaadi che serve Oduamadi, difesa biancoverde impreparata, ma il diagonale del nigeriano da ottima posizione è preda di Gomis.
L’Avellino non si sveglia e allora Rastelli toglie dal campo uno Schiavon in ombra per far posto a Zito. E’ proprio quest’ultimo che dà il via al fraseggio sulla trequarti che porta al tiro Comi, il destro dal limite dell’attaccante classe ’92 termina di mezzo metro alla destra di Di Gennaro. Ancora Comi con un’opportunità ancora più nitida al quarto d’ora: D’Angelo lo invita a nozze al centro dell’area ma la schiacciata di testa dell’ariete ex Lanciano finisce di un niente fuori bersaglio.
L’Avellino comanda il gioco, ma al 18’ rischia la beffa. Chiosa ripiega bene ma poi gioca troppo con il pallone al limite dell’area, Oduamadi glielo soffia e prima di calciare viene falciato dallo stesso Chiosa. Calcio rigore ed espulsione per il difensore biancoverde, dal dischetto Olivera invece spara sopra la traversa graziando Gomis.
Esulta l’Avellino che però deve proseguire in inferiorità numerica. I lupi però ci credono e si riversano in avanti trovando il vantaggio. Calcio d’angolo di Zito dopo un miracolo di Di Gennaro sulla zuccata in tuffo di D’Angelo, Castaldo sceglie bene il tempo e piuttosto indisturbato all’altezza del secondo palo beffa questa volta un Di Gennaro non proprio impeccabile. Tredicesima perla per il cannoniere dei lupi che torna a gioire dopo tre partite di digiuno.
Dal potenziale vantaggio al colpo del ko il Latina che successivamente perde la testa con Oduamadi espulso per le eccessive proteste in un parapiglia dopo su calcio di punizione concesso ai padroni di casa.
La parità numerica ristabilita agevola il compito dei biancoverdi che portano a casa la seconda vittoria consecutiva e consolidano il quarto posto in piena zona play-off.

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