Sala piena a Bagnoli, l’incontro dibattito organizzato da Maria Vivolo sulla questione seggiovie attira l’attenzione non solo dei cittadini, degli operatori, ma anche di turisti e di rappresentanti dei comuni limitrofi. Lo sviluppo dell’Irpinia passa per le montagne del Laceno.
Il fulcro è tutto lì, ma per l’inadeguatezza riscontrata dalla Regione nei confronti dell’iter avviato dal sindaco Filippo Nigro per ricevere il finanziamento fa male, non solo ai bagnolesi, ma a tutta la provincia. 15 milioni di euro erano un toccasana. L’ammodernamento degli impianti e lo sviluppo della zona è necessaria. Lo sanno bene i bagnolesi, che si danno pugni in petto per come la vicenda è stata trattata. L’ex vice sindaco aveva anche invitato il primo cittadino Filippo Nigro a prendere parte all’incontro, per chiarire la questione, vista anche la presenza del consigliere regionale Sergio Nappi che si è interessato della vicenda e continua a pressare in Regione affinché si trovi la chiave di volta.
Ma nella sala consiliare il sindaco Filippo Nigro e qualcuno della maggioranza non si sono mai presentati, segno di non voler dialogare e andare dritti per la loro strada. Sono intervenuti all’incontro i due consiglieri di minoranza Chieffo e Di Mauro. Ad aprire Vivolo che spiega: “Tutti conoscete come sono stata trattata. Le accuse che mi sono state rivolte, dalla maggioranza retta dal sindaco Filippo Nigro. Il manifesto che avete letto nei giorni scorsi sulle cantonate comunali era dovuto, per rispetto dei tanti che mi hanno votato e indirettamente sostenuto un sindaco che difende la vecchia politica del potere assoluto e dei pochi . Ancora oggi vi chiedo scusa. I propositi erano ben altri. Ma con il tempo mi sono resa conto che un potere occulto muoveva le fila. Più volte ho sostenuto di poterli accompagnare visto le referenze che tutti conoscete, ma puntualmente mi tenevano all’oscuro, non venivo convocata alle giunte, non mi consentivano di partecipare alle riunioni”.
Più nello specifico è entrato Sergio Nappi: “Siamo stati accusati di essere entrati a gamba tesa sulla faccenda rovinando l’operato del sindaco. Ebbene, chi doveva garantire Nigro per Bagnoli ha pensato bene di dare garanzie al proprio comune e alle aziende familiari. Qui non c’entra la politica né tanto meno le dinamiche interne all’amministrazione comunale. Si tratta di un’incompatibilità che non rende accessibili i fondi; le vie di uscita potrebbero essere i fondi Fas, di cui si è già ampiamente parlato in precedenza, i quali sono accessibili solo tramite concorso che richiede, a sua volta, dei requisiti di accesso che non potrebbero essere compatibili con quanto abbiamo fra le mani. Un’altra possibilità potrebbe essere sottoporre la deroga in Commissione Europea sperando che la valutazione ultima sia positiva ai fini dei finanziamenti alla seggiovia. Seppure questa strada venisse percorsa, i risultati non arriverebbero prima di 5 o 6 anni. Comunque aspettiamo qualche altra settimana, diamo il tempo in regione di avere il gestionale delle risorse ancora a disposizione”.
Ha portato il proprio contributo anche Ferruccio Capone, sindaco di Montella: “Non possiamo considerare la seggiovia un problema del solo comune di Bagnoli, questa mancanza danneggia tutto il Territorio”.
Per Nello Chieffo: “Ero a conoscenza di quanto la situazione fosse grave il fatto che il progetto delle seggiovie non poteva in alcun modo rientrare nell’accelerazione di spesa era prevedibile. L’alternativa dei fondi Fas trovo sia improponibile in quanto per ottenerli, come già spiegato, bisogna possedere determinati requisiti e partecipare ad un concorso. E’ chiaro, dunque, che non c’è mai stato un ostacolo politico alla risoluzione di questo problema. E’ necessario – ha concluso Chieffo– vengano coinvolti i gestori per un appalto in concessione”.