Avellino – Tutto come da copione all’Ato Rifiuti dove vincono le (tanto auspicate) larghe intese. Mario Bianchino, sindaco di Montoro, indicato dal Pd come candidato, è eletto presidente dell’Ente d’Ambito che si occuperà della gestione dei rifiuti in Irpinia. Cento i voti dei sindaci a favore dell’ex segretario generale di Palazzo Caracciolo, due le fasce tricolori astenute (i comuni di Lauro e Santa Paolina). Dopo un’ampia e articolata discussione, che tra le varie ha visto numerose richieste di rinvio dell’assemblea (e il caso ‘Mercogliano’), si è proceduto anche alla scelta dei due ‘vice’, nominati nelle persone di Fabio Della Marra Scarpone, sindaco di Savignano Irpino in quota Forza Italia, e Marco Santo Alaia, primo cittadino di Sperone in quota UdC.
Consensi unanimi, dunque, per la nomina di Bianchino al vertice dell’Ato Rifiuti irpino. L’endorsement più significativo per il sindaco di Montoro è arrivato senza dubbio dal ‘collega’ di Nusco. “Le regole non si inventano, sono già dentro il processo che stiamo compiendo – ha detto Ciriaco De Mita, nel corso del suo primo intervento, commentando le richieste di posticipo della conferenza – Oggi procederemo alla scelta del presidente con l’indicazione di Mario Bianchino, persona autorevole, d’esperienza e di grande capacità. A lui sarà dato il mandato di predisporre un piano di gestione che sia il più efficace ed efficiente. Pubblico o privato? Il problema vero è organizzare l’Ente con criteri aziendali, poi i capitali potranno essere sia pubblici che privati. Ricordiamo però che spesso le gestioni pubbliche sono state la vera causa del disastro delle amministrazioni. Occorre pertanto il rigore dell’azienda”. Nel finale, lo stesso De Mita è stato oggetto di alcune (aspre) invettive da parte dei sindaco di Chiusano San Domenico, Carmine De Angelis.
Polemiche anche da parte del sindaco di Lauro, Antonio Bossone: “Noi siamo allergici agli ‘scoponi’ a tre (il riferimento è al patto Pd-UdC-FI, ndr). Sul nome di Bianchino c’era la nostra convergenza istituzionale che è ben diversa da quella politica. Nessuno ci deve imporre i candidati”.
Sul punto, De Mita – tra il serio e il faceto – ha replicato ai sindaci: “Un giorno vi dirò della spartizione dei partiti, di chi ci ha guadagnato e di chi ci ha perso. Io mi metto in questa seconda categoria”.
(di seguito l’intervento di Ciriaco De Mita)
Corrispettivi tributari minori e tutela del lavoro saranno le due direttrici sulle quali muoverà all’inizio la presidenza Bianchino: “Rispetto alle riflessioni fatte – ha detto Bianchino nel suo primo discorso da presidente dell’Ente –, ci saranno momenti di coinvolgimento da parte dei sindaci, protagonisti veri della nostra provincia. Individueremo insieme la meta, avvalendoci delle nostre competenze e risorse, portando un vantaggio notevole alla Comunità irpina”.
(di seguito l’intervento di Bianchino)
Significativo l’intervento (prima dell’elezione di Bianchino) del sindaco di Ariano Irpino e Presidente della Provincia di Avellino, Mimmo Gambacorta: “Ho letto nei giorni scorsi banalità del tipo ‘…apriamo ai privati’, privati che in Irpinia hanno creato già tante difficoltà. Credo sia logico dichiarare già oggi alcuni principi di governance. Su tutti, il piano dell’ambito per non rischiare di fare la fine dell’Ato idrico, e gli impianti, soprattutto quello che si occuperà della frazione organica che immagino sarà individuato lungo l’A/16, in posizione baricentrica rispetto all’intera provincia”.
(di seguito l’intervento di Gambacorta)
di Antonio Pirolo