Un rompicapo che verrà risolto soltanto questa sera pochi istanti prima del match, quando si conosceranno gli undici ufficiali. In pieno countdown, Perugia-Avellino si è delineato come un confronto di pretattiche volte a destabilizzare quanto più possibile l’avversario. Rastelli e Camplone hanno inscenato una vera e propria partita a scacchi sin da domenica, quando, all’indomani dei rispettivi pareggi con Lanciano e Vercelli, hanno iniziato a preparare la sfida del “Curi”.
I due tecnici, che si ritrovano dopo due stagioni, hanno fatto melina a partire dagli elenchi dei convocati, non diramati in via ufficiale e comunicati soltanto verbalmente alla vigilia (Rastelli lo ha fatto dietro le quinte). Il motto su entrambe le sponde è stato “tutti convocati”, anche se il tecnico dell’Avellino ha dalla sua l'”alibi” dell’allenamento in loco a cui dovranno necessariamente prendere parte tutti gli uomini (eccetto l’infortunato Schiavon).
Sta di fatto che entrambi, alle prese con squalifiche e infortuni di varia entità, hanno preferito giocare a nascondino, cercando così di creare le condizioni ottimali per il rilancio dopo un periodo di magra. Ancora qualche ora e la guerra di nervi vivrà il suo epilogo: il rettangolo verde sarà, come sempre, sommo giudice dei tatticismi della vigilia.
(di Claudio De Vito)