Sesso con minori nel ritiro sportivo: arrestato massaggiatore

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TREVISO – Le uniche accuse dalle quali il massaggiatore sportivo trevigiano a processo per violenza sessuale su quattro ragazzini è stato assolto, sono quelle di aver usato la forza fisica per costringere le proprie vittime e di aver trattenuto un minore sul letto matrimoniale. Tutti gli altri abusi per il tribunale di Belluno sono confermati. E la condanna è di 7 anni di reclusione, proprio come aveva chiesto il pubblico ministero. L’uomo, di quasi 80 anni, interdetto perpetuamente dai pubblici uffici, dovrà anche risarcire le vittime con 330mila euro (120mila a uno, 80mila ad altri due e 50mila al quarto). Il collegio (Sergio Trentanovi, presidente, a latere Antonella Coniglio ed Elisabetta Scolozzi) ha quindi rigettato la richiesta di revoca degli arresti domiciliari presentata dall’avvocato difensore, il trevigiano Luigi Fadalti. È stato il pm Simone Marcon a ricostruire il caso nella sua requisitoria. La violenza sessuale ha coinvolto quattro minori di età compresa fra i 12 e i 14 anni, di due società sportive di Castelfranco con episodi che si sono verificati nell’estate 2010 e nel luglio 2011 in una casa di proprietà dell’uomo a Croce d’Aune dove l’uomo portava i minori con il pretesto del ritiro sportivo. Nel processo a porte chiuse i ragazzini hanno ripetuto quanto già detto nell’incidente probatorio, confermando con grande precisione le pesanti accuse contro l’anziano. Ovvero, attenzioni pesanti che l’80enne avrebbe esercitato sui ragazzini che gli erano stati affidati dalle famiglie con fiducia. Sesso orale, carezze proibite, giochi con sex toys. La vicenda, quando emerse, gettò nello scompiglio realtà educative importanti come le due società calcistiche alle quali l’uomo offriva i suoi servigi, del tutto ignare di ciò che stava accadendo dietro le quinte di un rapporto che, con il personaggio in questione, era sempre stato improntato a una fiducia assoluta. «Ma gli adolescenti -ha puntualizzato la difesa- non si sono dimostrati sprovveduti, né immuni da precedenti esperienze sessuali e non hanno attivato resistenza». Di tutt’altro tenore l’arringa dell’avvocato di parte civile, Paolo Patelmo, che ha richiamato i risultati della perizia del consulente della difesa, che definiva l’imputato parzialmente incapace. «Vive da solo con una badante ma gestisce la propria vita in modo autonomo -Patelmo così descrive l’anziano- Si offre come massaggiatore e lì controlla i suoi impulsi, non gli scappa la mano né le parole come invece gli accade in montagna. Noi abbiamo quattro parti offese, ma chissà quante altre ce ne sono che per vergogna non hanno detto “è successo anche a me”».
Il messaggero.it

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