Quadriennio 2012 – 2016: la “Riforma del Calcio Professionistico”

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La riforma del calcio e gli scenari futuri sono stati oggetto, lunedì 25 Marzo di un confronto tra le istituzioni sportive. All’inizio del convegno, che si e’ tenuto alla Scuola Superiore di Polizia, e’ stato ricordato il Capo della Polizia Antonio Manganelli. “E’ stata l’occasione – ha detto Mario Macalli, Presidente della Lega Pro – di illustrare il piano industriale, il concetto di budget nella pianificazione aziendale dei club, gli stadi senza barriere, gli stadi sostenibili, il bilancio sociale”. Giancarlo Abete, Presidente della FIGC ha dichiarato: “La Lega Pro e’ partita con la riforma e si presenta come un modello di Lega che innova. Convegni come questo sono importanti per affrontare le nuove regole che devono stare alla base del rinnovamento nel calcio”. Dal convegno è poi emerso che le regole, seppur indispensabili, da sole non bastano. Occorre altresì dotarsi di un Piano Industriale, architrave del progetto legato alla riforma, il cui cuore è FARE SISTEMA. Durante il corso dei lavori Giambattista Negretti, coordinatore Comitato Etico, si è concentrato sulla cultura d’impresa che dovrà caratterizzare tutti i club della Lega Pro: “Ogni società dovrà programmare il proprio assetto economico-finanziario e il budget ne sarà il fattore determinante per dare il via ad una gestione virtuosa basata sull’organizzazione aziendale e su professionisti esperti e qualificati”. Roberto Massucci, Vice Presidente Operativo dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, ha inoltre spiegato la scelta nel realizzare stadi senza barriere a L’Aquila, Martina Franca, Cremona, Perugia, Catanzaro e Pavia e Alessandro Zoppini ha illustrato l’idea progettuale degli “Stadi Sostenibili”, incentrata sia sul risparmio delle energie naturali che sul piano economico e gestionale. Il quadriennio olimpico 2012-2016 vedrà la Lega Pro fortemente impegnata a portare avanti tutte le iniziative necessarie per una innovazione concreta e questo sarà possibile grazie al consenso costruttivo di tutti i 69 club.

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