Da diversi anni, Pasquale Gallicchio dirigente provinciale del Partito democratico è sulla breccia in difesa del diritto alla salute in provincia di Avellino, in particolare per Alta Irpinia. In più di una occasione ha sollevato questioni importanti per il futuro delle comunità irpine. Questa volta Gallicchio è pronto a lanciare un appello alle società di calcio dilettanti. «Lo faccio – afferma Gallicchio – chiamando in causa tutti i presidenti, i dirigenti delle società sportive, gli assessori e consiglieri comunali con delega allo sport . C’è l’urgenza di attivare presso ogni campo sportivo l’uso del defibrillatore. Sui campi di calcio c’è la necessità di creare condizioni di sempre maggiore sicurezza. Ormai, con un sistema di emergenza-urgenza del tutto cancellato nelle nostre zone, abbiamo l’obbligo di pensare a soluzioni che possano essere praticabili e in grado di assicurare la prima emergenza. Il defibrillatore può essere un primo ma significativo passo. Serve a poco elencare tutti i casi di urgenza che si sono verificati in tutti questi anni sui diversi terreni di gioco, occorre, invece, prevedere una efficace strategia di prevenzione e sicurezza. Del resto prevedere l’acquisto per ogni società sportiva non comporta la spesa di cifre consistenti. Ogni amministrazione comunale potrebbe sostenere la spesa senza pesare molto sulle casse comunali, oppure si potrebbe procedere con delle sponsorizzazioni da parte di società. Nello stesso tempo, però, con l’Asl di Avellino si dovrebbe da subito sottoscrivere un protocollo d’intesa per tenere dei corsi per coloro i quali dovranno utilizzare il defibrillatore. Una sinergia tra amministrazioni locali, società sportive, azienda sanitaria locale e privati per una politica di prevenzione e soccorso in un settore che resta uno dei più delicati nei tanti livelli del calcio italiano». Tra poco le società di calcio inizieranno le preparazioni. Perciò, Gallicchio sollecita una presa di posizione netta. «Non possiamo temporeggiare – afferma Gallicchio – proprio in vista delle preparazioni che già stanno iniziando. Sono migliaia le persone che si dedicano ogni anno per tenere in vita società sportive dilettanti che hanno anche una funzione di aggregazione sociale. Proprio, per una maggiore sicurezza sui campi di calcio e per salvaguardare un patrimonio importante per le nostre comunità si deve intraprendere una seria collaborazione tra le diverse istituzioni interessate. Quindi, tornando alla proposta dell’utilizzo del defibrillatore, credo sia opportuno che tutte le società trovino tutte insieme un momento di confronto sul tema della sicurezza sui campi. Per quanto posso fare, se ci dovesse essere interesse alla proposta, si potrebbe pensare ad una giornata di confronto a Bisaccia, presso il castello ducale per disegnare insieme il percorso più efficace per giungere alla soluzione. Spero, ci siamo riscontri alla proposta».
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