Alla fine si son dimessi. Antonello Rotondi e Giancarlo Giordano, anticipando la Conferenza Programmatica con Galasso, De Simone gli assessori regionali e Bassolino, hanno dichiarato a microfoni aperti i motivi dell’addio a Piazza del Popolo. Tante precisazioni espresse con grande malessere e stoccate al centrosinistra avellinese e irpino, ai capi, presunti capetti e al primo cittadino Pino Galasso che c’è rimasto di sasso e che alla fine ha esclamato: “ Sono deluso dal punto di vista umano e politico”. La cronaca dell’intervista dei due “monelli” è stata dettagliatamente ripresa dai mass media locali e in particolare dalla nostra Teresa Lombardo che a proposito dell’accessorio tanto amato dai politici, la poltrona, ha fatto comprendere ai tanti lettori di Inews, come i ragazzi della Via Pal , seppur soffrendo sulla sedia elettrica dell’assessorato, hanno preferito alla fine l’abbronzatura solare piuttosto che l’arrosto a fuoco lento. In sintesi, senza peli sulla lingua, “Qua, nisciuno è fesso”. Chi vuole intendere, intenda, altrimenti so….. suoi. Nei giorni post-mondiali ed in attesa delle verità sulla craniata di Zidane a Materazzi, tra mamme che cercano i testicoli degli avversari, giornalisti che pagherebbero a peso d’oro le motivazioni del campione francese, irrompe sulla scena del linguaggio non scritto, il termine labiale. Difficile da interpretare, forse virtuale, tra se e ma, da azione del film muto. Con gli occhi, siamo nel campo delle ipotesi e se Zidane convincerà i suoi fans e tifosi, noi difenderemo Materazzi… anche perché le smentite sono d’obbligo e poi…abbiamo vinto NOI la Coppa. Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. In sintesi…parti per primo che sei avvantaggiato. Il labiale irpino dei due ex giovani assessori di Piazza del Popolo, non espresso e rendicontato dalla stampa, più o meno è questo: “ Gerardo (Adiglietti), addà finì e comanda’…( O’ sindaco dorme…)…” (Volimmo a libbertà)…( Se quisto è o centrosinistra…so..c… amari)…( Mò, Gerardo vò fa pure o vicesindaco!)… ( L’Ambrosone pensasse e corne da Margherita)… (Gerardo e Rosetta so ponno sonna e si piglia pure o segretario provinciale)…(La conferenza con Bassolino? Chiacchiere e tabbacchere ‘e legnamme. ‘o Banco ‘e Napule nun ‘n ‘mpegna…)…( Palladino e Lo Mazzo alla cultura. Va bbuò)…( O tunnel, a bretella, o teatro… o revisore, l’Asi, l’Asa… ma nui chi simmo?) . E così, dopo le dimissioni di Iermano, il cartellino giallo a Palumbo, i parcometri sotto casa, i marciapiedi rotti, i rifiuti in bella mostra e il Ferragosto con l’interrogativo, l’estate del Corso avellinese sarà ancora una volta all’insegna del chiacchiericcio. Questa volta , con la mente ancora rivolta alle gesta di KAN-NAVARO e compagni, saranno in molti a fischiettare Poo Po Po Po PoooRo….
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