Via libera ai nove progetti approvati dal Comitato scientifico della Provincia di Avellino e destinati, rispettivamente ad agroalimentare, ricerca medica, beni culturali, ingegneria edile sperimentale e comparto giuridico amministrativo. Presso la sala convegni dell’Hotel “De la Ville” di Avellino, hanno relazionato in merito l’assessore provinciale con delega all’Università e alla Ricerca scientifica, Raffaele Coppola, il presidente Cosimo Sibilia, e i docenti del Comitato scientifico, Eugenio Parente, Aldo di Luccia, Maria Aponte, Giovanna La Fianza, Mario Petrone, Giacomo Verde, Carlo del Mirto, Patrizio Tremonte, Francesco Bruno, Giovanni Coppola, Alfonso Tortora, Corrado Ievoli e Gaetano Iaquinto.
E’ stato proprio l’assessore Coppola ad aprire il confronto, non senza una punta di soddisfazione: “Per troppo tempo – evidenzia – la ricerca è stata concepita come un’entità fine a se stessa. Appena insediatosi a Palazzo Caracciolo, il presidente Sibilia, con lungimiranza, si è letteralmente inventato una delega per Università e Ricerca scientifica”. Ma come utilizzare le risorse? Coppola motiva le scelte operate dal suo Assessorato: “Avremmo potuto affidarci alle competenze politiche o all’estro dei nostri dirigenti, ma abbiamo pensato incrociare la conoscenza con le prospettive di sviluppo ed occupazione avrebbe dato risultati. Oggi, quelli ottenuti dal Comitato scientifico, selezionato con un bando pubblico e che ha lavorato a titolo gratuito, sono importanti. Fanno il paio con la buona notizia arrivata ieri, relativamente ai Pif che hanno finalmente visto la luce”. In Irpinia sono tre, olivicolo, castanicolo e cerealicolo. Coppola è caustico: “Notizie d’oro in una fase di stagno”.
Anche per Cosimo Sibilia, nonostante la gravità della crisi e i 90mila disoccupati irpini, è in corso una fase positiva. “Accanto ai Pif e ai risutlati del Comitato scientifico – ricorda -domai in Provincia vi sarà la firma del Protocollo di intesa sulla banda Larga, nell’ambito del Patto per lo sviluppo, a cui seguirà la discussione sulla piattaforma logistica”. Sibilia ne è convinto: “E’ la dimostrazione che la Provincia sta mettendo grande impegno nelle tematiche dello sviluppo. La nostra amministrazione è compatta e quando si tratta di dare risposte al territorio sa fare quadrato anche con l’opposizione”. Inevitabile un passaggio sul destino delle amministrazioni provinciali: “ La prossima settimana in Parlamento si discuterà dell’abolizione delle Province. Io spero che si riuscirà a trovare un modo per tenere in vita questi importanti enti intermedi. – ammette – Per finire sulla ricerca: “Rappresenta una scommessa in cui credevo e i risultati che stiamo ottenendo confortano questa scelta. Seppur tra mille difficoltà, insomma, questa provincia non si abbatte. Oggi è stato fatto un primo passo, ed è stata attirata l’attenzione sull’Irpinia. Adesso bisogna continuare su questa strada e andare avanti in maniera sinergica”.
I PROGETTI DEL COMITATO SCIENTIFICO
Il primo, dal titolo “Innovazione nella conservazione del tarturo mediante refrigerazione controllata”, prevede uno studio sull’individuazione delle modalità ottimali di preservazione della shelflife del tarturo. All’agroalimentare è destinato anche il progetto per la caratterizzazione e valorizzazione di produzioni alimentari tradizionali irpine “Capri”, proposto dal Dipartimento DiSTAAM dell’Università degli studi del Molise. Definire i parametri alla base della tipicità dei vini Docg irpini è la finalità del quarto programma, sull’identificazione delle molecole odorose marker e sul ruolo del lieito “TI.V.IRP”. L’idea è partita dal Dipartimento di scienze degli alimenti, Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia della Seconda Università di Napoli. Il quarto progetto prevede invece uno studio dei castelli medievali irpini come volano di sviluppo, mentre il quinto mira a potenziare modelli di organizzazione e gestione aziendale della Provincia di Avellino. L’obiettivo, in tal caso è individuare le criticità nelle aziende e nelle amministrazioni pubbliche irpine con riferimento alla normativa anti-corruzione. Controllo ed affidabilità dei prodotti agricoli figurano al centro del sesto progetto: “Interazioni nel sistema agricolo irpino tra tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile del settore alimentare”. Afferisce al campo della medicina il programma per l’isolamento e la caratterizzazione dei ceppi di Escherichia coli nelle malattie infiammatorie croniche intestinali, a cura del Dipartimento di Medicina Pubblica, Clina e Preventiva, Sezione di Anatomia Umana, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Seconda Università di Napoli. Archeologia digitale e catalogazione delle monete di pregio presenti nel Museo irpino costituiscono invece i presupposti del penultimo progetto. E per finire l’ingegneria: “Sistemi innovativi per la protezione da eventi sismici e il monitoraggio strutturale. La proposta prevede la progettazione di strutture innovative dell’ingegneria antisismica e dell’architettura sostenibile.