Wine&Taranta, grande successo a Teora con i Modena City Ramblers

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Anche quest’anno, come l’anno scorso, il Wine&Taranta ha avuto un’ottima affluenza, infatti per questa edizione si è arrivati a circa 4500 presenze.

Tutto è andato bene e Teora si è goduto lo spettacolo iniziato nel pomeriggio con un momento di riflessione assieme ai ragazzi di Libera Avellino. “Qui le mafie esistono e ne è un chiaro esempio della loro esistenza l’eolico selvaggio – ha ricordato Emilia Noviello – Si parte con l’obiettivo di sfruttare il territorio e produrre energia sostenibile, si arriva a soluzioni di scempio”. Il tema della manifestazione quest’anno era il cammino dei briganti con una duplice lettura. “Seppur nella violazione delle regole, l’attività dei briganti era volta al bene della comunità a nobili fini. Non come la mafia però.”

Come gruppo di apertura c’è stata la presenza del gruppo THURUMBò, bottari maceratesi.

La particolarità legata ai Bottari è dovuta essenzialmente alla tipologia di strumenti musicali utilizzati: i classici e conosciuti strumenti musicali, sono sostituiti con botti, tini e falci, cioè con strumenti e arnesi di uso contadino che assumono una nuova veste di natura musicale.

Urla incitanti e mani alzate di ragazzi giunti da ogni dove preannunciano ed accolgono i Modena City.

D’altronde la scelta azzeccata di portare un gruppo affermato ed apprezzato si è rivelato un successo assicurato sia nell’attirare massa che nel far conoscere il paese. La cosa più bella è stata vedere lo stesso gruppo che ha annunciato sul palco la frase “panini al popolo” per anticipare il fatto che sarebbero scesi tra la folla ad assaggiare i vari prodotti tipici campani. In particolare Franco D’Aniello cofondatore dei Modena, ha dedicato un articolo sul suo blog.

Era stato anticipato da tempo il perché della loro scelta a questo festival, e le attese non sono state deluse, ma anzi si è andato ben oltre.

Ernesto  fa una piccola riflessione, lui il più piccolo della Pro Loco, organizzatrice dell’evento: “Mi sono addormentato nel furgone,mentre attaccavamo i manifesti dell’evento, ero stanco dopo il turno in fabbrica, ma nessuno mi potrà mai togliere la soddisfazione di vedere le lacrime mescolarsi con il sudore.”