VIDEO/ Teatro Gesualdo, Cipriano: “Senza i 70mila euro dal Comune costretti a sospendere Venditti, Arbore, Biondi e Capossela”

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Questa mattina il presidente Luca Cipriano, i consiglieri di amministrazione Salvatore Gebbia e Carmine Santaniello, il direttore Dario Bavaro, hanno incontrato la stampa per fornire chiarimenti e le conseguenti valutazioni in merito ai fondi destinati dal Comune di Avellino “decurtati” di circa 70000 euro rispetto alla cifra programmata a Luglio per le attività dell’Istituzione Teatro “Carlo Gesualdo.

In platea erano numerosi i rappresentanti dell’Amministrazione comunale sia passata, come nel caso degli ex collaboratori di Foti, Marietta Giordano e Stefano La Verde, che presente, nelle figure dei consiglieri comunali, senza distinzione tra maggioranza e opposizione, Gianluca Festa, Dino Preziosi, Francesca Medugno, Virginio Cicalese, Giuseppe Giacobbe, Nadia Arace, Salvatore Cucciniello, Massimiliano Miro, Nicola Poppa, Raffaele Pericolo, Giuseppe Negrone.

Luca Cipriano, carte alla mano, ha cominciato il suo lungo excursus evidenziando da subito le difficoltà dovute a questo taglio inaspettato: “A Capodanno abbiamo appreso di questo fuoco di artificio. L’Amministrazione dal 2003 garantisce un finanziamento per poter svolgere alcune funzioni del Teatro. Quest’anno erano stati destinati 300mila euro con un taglio di circa 80mila euro rispetto all’anno precedente in linea con i tagli alla spesa programmati dal Comune. Il Teatro, nel cda numero 47, ha approvato un nuovo bilancio a luglio. In seguito c’è stata la delibera, a firma della responsabile del settore cultura, Dott. Cortese e del dott. Marotta, che approvava il bilancio del Teatro e si impegnava a liquidare la somma impegnata nel Peg. Tutti i documenti fino all’approvazione del bilancio da parte del Consiglio Comunale non contraddicono questa cifra. Siamo nel cuore della nostra produzione teatrale e ci ritroviamo con 230mila euro erogati, 70mila in meno rispetto a quanto concordato. Il dubbio tra le responsabilità politiche e quelle amministrative è una querelle in cui non voglio entrare”.

IL BUCO“Naturalmente questo tipo di decurtazione crea un disagio al Teatro. Di fatto, però, nello stesso periodo gli stessi uffici impegnavano, con solerzia, 130mila euro per l’Asi, 56mila euro per l’Ato e 50mila euro per il Consorzio universitario. Evidenzio che la quota del Comune per il Consorzio universitario è del 10% mentre per il Gesualdo è del 100%. Il nostro bilancio è di 1.200.000 euro l’anno, il trasferimento del Comune copre un quarto del nostro bilancio. E’ palese da dove si sia generato questo buco ma non faccio valutazioni”.

PIAZZA CASTELLO“Stiamo facendo molti sacrifici. Sottolineo gli enormi disagi creati dalla chiusura di Piazza Castello dall’anno 2012, chiusura che ha comportato 25 operazioni di trasporto eccezionale di scenografie, un servizio alternativo da 42mila euro. Inoltre, da quest’anno, l’Amministrazione comunale usufruisce per 5 volte del Teatro, in vi del tutto gratuita, senza garantire la manutenzione straordinaria e la guardiania.”

SOSPENDO TUTTO“Naturalmente il taglio di 70000 euro avrà delle conseguenze: da lunedì saranno chiusi tutti i laboratori del teatro, 240 famiglie non potranno usufruire dei corsi né della struttura. Abbiamo annullato l’intera stagione musicale della quale a breve avremmo presentato il cartellone: in previsione c’erano i concerti di Renzo Arbore, Antonello Venditti, Vinicio Capossela, Mario Biondi e Ambrogio Sparagna. Inoltre, sarà bloccata la convenzione con il Teatro San Carlo per la momentanea impossibilità a collaborare con il più antico Teatro lirico d’Europa. E’ evidentem che saremo costretti a fare sacrifici per ripianare il buco, ma ci sono numerose domande alle quali non ho avuto una risposta. Al Comune chiediamo cosa fare nel 2016 visto che in queste ore è in atto la pianificazione per prossima stagione teatrale. Di quanto sarà il contributo del 2016?”

I DISAVANZI“Alcuni artisti hanno dei cachet molto importanti che spesso non si comparano con il costo dei biglietti: questi eventi non sono operazioni autofinanziate. Il nostro partner artistico, il Teatro Pubblico Campano, deve intervenire per coprire i costi come già successo per “La traviata” allestita dal San Carlo. Nonostante il Gesualdo fosse esaurito in ogni ordine di posto, lo spettacolo ha avuto un disavanzo di circa 40000 euro. Il livello è alto e i cachet non sono stabiliti da noi. In un contesto di serenità saremmo andati avanti con il nostro partner, ma in un contesto così incerto non intendiamo mettere altra carne a cuocere e ci dedicheremo a garantire la programmazione già esistente”.

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