VIDEO/ “Quattro anni fa ci hanno ucciso, vogliamo giustizia”. Strage bus, al processo si sfiora la rissa

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Bagarre questa mattina a Piazza d’Armi, davanti al tribunale di Avellino, al termine dell’ennesima udienza sulla strage del viadotto Acqualonga, i parenti delle quaranta vittime hanno accolto con animi focosi il legale di Gennaro Lametta e alcuni imputati del lungo dibattimento.

Dal primo piano del tribunale non sono arrivate notizie rassicuranti per i familiari delle vittime, alcuni testi che avrebbero dovuto essere ascoltati non si sono presentati in aula.

“Si procede troppo a rilento – il loro grido di dolore – Vogliamo giustizia per i nostri angeli” hanno aggiunto, e quei 40 nomi sono stati snocciolati ad alta voce proprio per rimarcarne il ricordo.

Gli animi si sono placati solo dopo l’intervento delle forze dell’ordine presenti. Il processo ora si aggiornerà al 15 e 22 novembre e al 6 e 20 dicembre.