VIDEO/ Marcolini si presenta: “Esordiente come Rastelli, il mio Avellino lotterà”

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dal Partenio-Lombardi, Claudio De Vito – Alle 23.10 di ieri è scoccata l’ora di Michele Marcolini, arrivato ad Avellino direttamente da Coverciano per intraprendere il suo nuovo cammino in Serie B. Una sfida stimolante per lui che viene non solo da una categoria inferiore ma anche da piazze assai più tiepide di quella biancoverde dal punto di vista ambientale.

Al suo fianco però il neo tecnico dei lupi avrà dei fedelissimi: Giacomo Venturi come vice, Marco Greco preparatore atletico e Vincenzo Migliaccio collaboratore tecnico ai quali si aggiungerà Carmine Amato confermato all’allenamento dei portieri.

Un anno con opzione per il tecnico ligure fortemente stimolato dall’avventura irpina. “Ho tanta voglia di iniziare con una squadra consolidata e che vuole continuare ad essere protagonista nella categoria – ha esordito – ho grande entusiasmo e spero di dare soddisfazioni all’Avellino”. Parole di rito in sede di presentazione, ma Michele Marcolini preferisce i fatti.

“Si dimostra tutto sul campo” ha sottolineato ricordando il precedente portafortuna: “L’unico ad avere continuità qui è stato un esordiente in categoria quindi esserlo non è un fattore negativo. Rastelli ha fatto cose egregie con l’Avellino che si è rivelato un trampolino di lancio per la sua carriera. Ho le spalle larghe e non mi piace parlare del mio passato da calciatore. Mi piace piuttosto prendermi responsabilità, vuoi per il ruolo di centrocampista che ricoprivo”.

Garanzie dall’alto. “Sono contento che la società mi metterà a disposizione un gruppo in gran parte confermato – ha confessato Marcolini – abbiamo ottime potenzialità, l’importante è conservare l’umiltà soprattutto in partenza. Ho parlato di mercato con il presidente e il direttore, le idee sono piuttosto chiare. Qualche giocatore in passato me lo sono portato dietro durante i miei spostamenti. Voglio calciatori propositivi e con volontà”.

Atteggiamento e corsa: “In una piazza come Avellino sono importanti i comportamenti e poi le prestazioni all’interno del campo. Sono un allenatore che tiene molto alla preparazione atletica, voglio una squadra che corra il più possibile, intensa e che renda la vita difficile a tutti. La spavalderia dei giovani ci tornerà utile nel mix di squadra”. Chiara e netta la base tattica improntata al 3-5-2 ma senza integralismi di sorta: “Non cambierò ogni quarto ma potrebbe esserci la necessità di adattarsi alle caratteristiche dell’avversario”.