VIDEO/ Ciampi non ci sta e bacchetta i consiglieri: “Scelta irresponsabile, hanno fatto come Pilato”

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“Non era facile cambiare un sistema, dovendo comunque averci a che fare e collaborare. I numeri risicati ci hanno limitato non poco. Ecco perché chiedo ai cittadini che, la prossima volta, ci diano mandato pieno fin dal primo turno”. Vincenzo Ciampi non nasconde la sua delusione, dopo aver incassato la sfiducia di ben 23 consiglieri sui 19 firmatari della mozione. “Ringrazio tutti i cittadini e tutti coloro che hanno collaborato con me, a partire dalla giunta, oltre naturalmente dirigenti e funzionari”.

L’ormai ex sindaco è convinto di aver tentato tutto il possibile per andare avanti. “Ho chiesto la fiducia in vista del dissesto, ho chiesto di posticipare, ma non ci sono stati margini. Evidentemente qualcuno era già in campagna elettorale, vedremo come ci si porrà nei confronti del dissesto in campagna elettorale”.

“Ho aperto ad una possibile collaborazione – prosegue -, altri giochi di politichese non ne conosco e non mi interessano. A me sta a cuore solo il bene della città. Si è voluto fermare l’operazione verità, è questo il dato di fatto. Una scelta irresponsabile, quella dei consiglieri, che hanno deciso di lavarsene le mani e di affidare il proprio ruolo di amministratori ad un commissario”.

“La verità è che si è deciso di mandare a casa un sindaco dopo 100-120 giorni. Un record nazionale”, aggiunge Ciampi. “Non abbiamo mai avuto nessuna intenzione di andare a casa, come pure si è detto. Bisognava trovare il giusto equilibrio tra il voto dei cittadini e la cosiddetta “anatra zoppa”. Io ho sempre provato a collaborare con l’aula e le forze politiche rappresentate. Ho aperto ad un possibile accordo fino alla fine. Non ho mai pensato alle dimissioni”, taglia corto.

Nessun ripensamento di Ciampi sul suo ruolo nel Movimento: “Sono una persona coerente, ho creduto e credo oggi ancora di più nella mia scelta politica. Con il deputato Sibilia c’è sempre stato un confronto naturale in quanto referente nazionale del movimento. Mai ingerenze esterne a cui non mi sarei mai prestato”.

“Il mio futuro? Il vero candidato è il programma e il nostro modo di fare politica, è prematuro fare nomi in questa fase”.