VIDEO/ Caos Cocchia, genitori inferociti in Comune: “L’emergenza è enorme, ci diano delle risposte”

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Stamane un centinaio di genitori inferociti hanno protestato in Comune dopo il sequestro della scuola Enrico Cocchia. Ad accoglierli il sindaco Paolo Foti, che ha abbandonato anzitempo la riunione, gli assessori Iaverone, Gambardella e Valentino e la consigliera Medugno. Assente la preside della scuola.

Le mamme hanno manifestato tutta la propria preoccupazione e frustrazione rispetto ai disagi che questo caos porterà soprattutto sui bambini che fino a pochi giorni fa frequentavano il plesso di via Tuoro Cappuccini.

“Se ci assalite e non ci date le possibilità di replicare non si può parlare. Aspettiamo la ricognizione della Provincia, entro mercoledì daremo delle risposte” – ha replicata la Iaverone alle numerose proteste dei genitori.

“La Cocchia era una scuola che funzionava bene – racconta una mamma – una delle poche. E’ stata una scortesia che il sindaco sia andato via prima in questa emergenza enorme. Trasferimento degli alunni a San Tommaso e Valle? Il pomeriggio non se ne parla, non ci dicono tutta la verità. Vengo dalla provincia, ho scelto questa scuola e spero che si risolva al più presto. Ma questo è un problema non solo della Cocchia.”

“Come genitore mi sento moralmente responsabile – ha dichiarato un padre di famiglia avellinese – anche al Classico andrebbe affrontato lo stesso problema.  Portare i bimbi da Tuoro Cappuccini a San Tommaso sarà un’impresa. Non è possibile che la scuola diventi inagibile ad un mese dall’inizio delle lezioni. Disponibilità dell’Amministrazione? Fare una riunione in queste condizioni chiarisce che non c’è interesse per la situazione.”

“Dobbiamo trovare una sistemazione per 900 alunni – afferma la professoressa Soldati – noi docenti abbiamo chiesto di trovare plessi antisismici nelle vicinanze. Il Comune deve pensare al bene della cittadinanza, dislocare l’utenza a San Tommaso o a Valle significa creare dei disagi enormi.”

“Aspettiamo l’esito della ricognizione in Provincia” – ha commentato il neo assessore alla Cultura, Bruno Gambardella, il quale non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni.

Dal summit in Provincia è emerso un quadro poco rassicurante. Le aule che l’Ente di Palazzo di Caracciolo può mettere a disposizione sono poche rispetto ai bisogni dell’utenza. Scartata in pochi minuti l’ipotesi Ipsia Giorgi, ridotta drasticamente la previsione di disponibilità della Mancini, annullata la possibilità di ricorrere a strutture private per questioni giuridico-burocratiche. Ad oggi le soluzioni San Tommaso-Valle sembrano essere le uniche percorribili. Nelle prossime ore dovrebbe essere convocato un vertice tra Comune, Provincia, Provveditorato, presidi e genitori.

 

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