di Claudio De Vito – “E’ stato un fidanzamento immediato”. Walter Taccone tiene a battesimo l’arrivo in panchina di Michele Marcolini nel giorno della sua presentazione alla piazza. Un connubio lampo le cui premesse concrete sono state gettate meno di una settimana fa. “Ci siamo incontrati sabato – ha spiegato il patron – giovedì Foscarini ci aveva comunicato di avere delle riserve nel continuare con noi. E’ bastata una chiacchierata per raggiungere l’accordo con Marcolini sperando sia proficuo per tutti noi”.
L’Avellino riparte con la scelta della nuova guida tecnica ma deve fare i conti con la freddezza della piazza, una volta curiosa di conoscere da vicino il nuovo allenatore sin dal primo giorno. “Prendo atto di questo – ha detto Walter Taccone – da due anni ci sono persone che remano contro l’Avellino. Il fatto che ci siano pochi tifosi allenatore qui oggi deve fungere da stimolo, dobbiamo fare in modo che tornino tutti allo stadio per sostenerci. Ricordo le altre presentazioni con molta gente”.
L’obiettivo è quello di allestire una rosa competitiva da mettere al servizio dell’allenatore ligure. “I calciatori saranno selezionati tecnicamente dal mister e oggettivo di valutazione economica da parte mia” ha tenuto a precisare il presidente che indica al mister la via da seguire sui giovani. “L’anno scorso abbiamo perso 850mila euro di contributi Lega perché i nostri giovani italiani hanno giocato poco – ha rimarcato – con l’allenatore abbiamo deciso di privilegiare gli italiani a parità di valore con gli stranieri”.
Pezzi pregiati confermati ma non blindati. “Abbiamo offerte per loro ma adesso ci preme dare al mister una squadra completa – ha annunciato Taccone – non le ho prese in considerazione per ora ma se dovesse arrivarne qualcuna irrinunciabile vuol dire che sostituiremmo il calciatore che dovesse andar via”. Spina Castaldo: “Gli ho proposto un triennale che non ritengo comparabile a quello che gli hanno offerto in C – ha rivelato – è normale che con tre anni di contratto l’ingaggio va spalmato. Vorrei ricordare però che ha ancora un anno di contratto”.
Sul fronte societario persiste il nulla di fatto al di là della sponsorizzazione che Michele Gubitosa con HS gli assicurerà. Di nuovi soci nessuna traccia: “Avrò ancora l’onore e l’onere di rappresentare l’Avellino. Se nessuno mi darà una mano, sarò obbligato e onorato ad andare avanti da solo. Sono stato chiaro: se le persone non investono nell’Avellino, sono costretto ad andare avanti da solo”.