VIDEO/ Avellino Calcio – De Vito: “Niente alibi, ma non capisco tutta questa tragedia”

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Dal Partenio-Lombardi – Era accaduto anche un anno fa, di questi tempi, quando l’Avellino arrancava in un girone di ritorno che al suo epilogo sarebbe riuscito a regalare un piazzamento playoff alla squadra allora allenata da Massimo Rastelli.

Probabilmente ora il momento è più delicato, con D’Angelo e compagni lontani dall’ottavo posto, e allora Enzo De Vito ha deciso di esporsi in prima persona per tentare di decifrarne le criticità per nulla cancellate dal cambio in panchina.

“E’ un periodo particolare e pertanto ho ritenuto opportuno che fossi io a presentarmi in sala stampa” ha esordito il ds biancoverde. “Preferiamo che i calciatori lavorino sul campo per superare questo periodo e raggiungere la quota salvezza quanto prima” ha aggiunto De Vito.

“La condizione fisica non deve essere un alibi – ha tuonato – sinceramente vedere il presidente Taccone dispiaciuto a Latina mi ha fatto male. Lui ci mette la faccia e il portafoglio. La prova di Latina è stata vergognosa e d’ora in poi si dovrà lottare su ogni pallone e tirare fuori gli attributi”.

Non centrare i playoff non sarebbe un fallimento. “A giugno si è chiuso un ciclo – ha spiegato De Vito – eravamo consapevoli delle difficoltà in questo campionato. Ora non capisco la preoccupazione del momento perché abbiamo 44 punti e 7 di vantaggio sulla zona playout. Quando si parla di mini fallimento in caso di non raggiungimento dei playoff, è un modo per dare un obiettivo alla squadra da buon padre di famiglia da parte del presidente”.

“Gli errori sono stati commessi – ha ammesso – e nonostante ciò siamo in una buona posizione di classifica. Abbiamo un organico che se la può giocare con tutti. Tranne Novara e Latina non ho visto debacle, forse gli episodi non sono dalla nostra parte”.

La sua posizione: “Ho due anni di contratto ma a giugno le persone si incontrano e decidono il da farsi. Sono a disposizione della società. Ovviamente fanno piacere gli interessamenti, ma più problemi ci sono e più mi stuzzica rimanere. Attualmente in rosa abbiamo due-tre calciatori che possono andare in Serie A”.

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