“Tumore, lo screening riduce la mortalità”. Ecco l’importanza dei camper della salute Asl

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Alpi – “Lo screening, diciamolo subito, non è un vaccino, quindi non riduce l’incidenza del tumore ma riduce drasticamente la mortalità”. Ad affermarlo è il referente aziendale dell’Asl Avellino per lo screening della mammella, Lanfranco Musto, presente questa mattina alla conferenza stampa di presentazione del nuovo tour dei camper della salute insieme al Manager Maria Morgante, al referente aziendale per lo screening della Cervice Uterina, Lucia Andolfi ed al referente aziendale per lo screening del Colon-retto, Angelo Frieri.

“Nel Meridione i numeri sono purtroppo minimi – aggiunge Musto – abbiamo un’estensione media intorno al 50%, nella nostra Asl abbiamo raggiunto un’estensione media, ovvero l’invito alla popolazione, intorno al 65%, quindi ci siamo avvicinati alla media nazionale che è del 70%. Questo è un indicatore molto importante. L’aderenza in Campania è intorno al 22%, noi nel biennio 2018-2019 abbiamo raggiunto un’aderenza del 36%. Un altro indicatore di performance è il numero di tumori che riusciamo ad intercettare nella popolazione. La media in Italia è intorno al 4-5 per mille, noi siamo correttamente in regola, in linea, 4-5 per mille. Lo screening è un programma che va rimodulato negli anni in base all’organizzazione che può variare e in base alle nuove tecnologie. Nel biennio prossimo, speriamo di raggiungere un’estensione intorno all’80%, andando così al di sopra della media nazionale”.

“Questo può avvenire – sottolinea Musto – perché abbiamo aperto tre punti screening fissi e abbiamo comprato un’unità mobile. Laddove non riusciamo a intercettare le persone, le donne, saremo noi come unità mobile, il sabato e la domenica, ad andare nelle zone più disagiate”.

“Il numero di tumori in Irpinia è in linea con il dato nazionale. E’ importante intercettare il numero di tumori nella fase minimale, ovvero tumori sempre più piccoli. Abbiamo già un buon dato di intercettazione dei tumori allo stadio iniziale, è importante prendere il tumore nella fase precoce. Nel 2018-2019 abbiamo intercettato una buona percentuale di tumori allo stadio iniziale”.