Trote trovate morte nel fiume Sele nei pressi di Caposele

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Centinaia di trote morte ritrovate alla località Tremogge, nel comune di Caposele. A denunciare l’accaduto il presidente dell’Ente Riserve Naturali Foce Sele Tanagro Monti Eremita e San Marzano. La scoperta delle guardie ambientali volontarie del WWF. Immediate le analisi deputate ad Asl ed Arpac, dal quale sembrerebbe che la morte dei pesci sia avvenuta per anossia, essendo stati rinvenuti materiali litoidi o calcarei nelle branchie. Fermo l’intervento del presidente dell’Ente Riserve, Maria Gabriella Alfano, che ha parlato di “un danno gravissimo per l’intero ecosistema fluviale” ed ha “segnalato l’accaduto ai Reparti di vigilanza ambientale dei Carabinieri e della Polizia Forestale e alla procura della Repubblica, affinché si faccia luce sulle cause della moria di trote e se ne individuino i responsabili”. Per Alfano non si esclude “che un simile segnale possa significare anche la presenza di un pericolo concreto per la salute dei cittadini”. Le Riserve Naturali “Foce Sele – Tanagro e Monti Eremita-Marzano” si estendono per quasi diecimila ettari lungo la fascia litoranea che fiancheggia la foce del fiume Sele, sulle sponde dei fiumi Sele ,Tanagro e Calore e sul massiccio dei monti Eremita e Marzano. L’area protetta interessa trentanove comuni, nelle province di Avellino e di Salerno, e cinque comunità montane. Si tratta di un territorio caratterizzato da qualità ambientale elevata, riconosciuta perfino a livello europeo, come testimonia la presenza al suo interno dei siti di importanza comunitaria (SIC): quello della fascia costiera nei comuni di Capaccio ed Eboli, quello alla confluenza dei fiumi Sele e Tanagro, quello dell’alto Calore Salernitano, e quello del Monte Eremita. Il territorio comprende una zona umida di interesse internazionale che ospita numerose e rarissime specie vegetali e animali nei comuni di Campagna, Serre e Persano.

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