Torna Ariano Folk Festival: word, folk e gipsy music dal 14 al 18 agosto

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Cinque giorni di eventi diurni e notturni con concerti, dj set e live performance che attraversano i generi, gli stili e le nazioni della world music. È Ariano Folkfestival, l’appuntamento annuale dedicato alla world, folk e gipsy music di tutto il mondo, che torna quest’anno per la XXIV edizione dal 14 al 18 agosto ad Ariano Irpino (AV). Non un festival di sola musica, ma un evento che nella musica vede un linguaggio universale in grado di reinventare le relazioni umane all’insegna dell’inclusione e del dialogo tra culture, offrendo un’esperienza unica e onnicomprensiva tra la musica, gli eventi e l’ambiente.

In un territorio di straordinaria bellezza e dalla storia secolare, situato a 800 metri sul livello del mare, al centro dell’Appennino e al confine con la Puglia, si potrà campeggiare nell’area dedicata al camping, e participare alle numerose attività collaterali in programma, che includono teatro, con lo Spazio Teatro, cinema, con la Cinezone, letteratura, con la Bookzone, lezioni di Yoga e i “Racconti di viaggio” con interviste agli artisti. Oltre al nuovo Photocontest che quest’anno propone una mostra diffusa in tutta la città.

Progetto etnoculturale nato come una grande festa popolare, Ariano Folkfestival in ventiquattro anni di attività è diventato un punto di riferimento nell’attuale panorama degli eventi dedicati alla musica world e folk, consacrato anche a livello internazionale dalla presenza sul suo palcoscenico di artisti del calibro di Tony Allen, Chinese Man, Seun Kuti, Calypso Rose e Institudo Mexicano del Sonido, solo per citarne alcuni. Un successo confermato dalle oltre 20.000 presenze constanti delle ultime edizioni, che da due anni includono anche una winter edition nel mese dicembre. Quest’anno una nuova e più ricca line up, sempre attenta alla ricerca di nuove sonorità e lontana dal mainstream musicale, offrirà uno sguardo a 360 gradi sullo scenario della world music internazionale, con un’attenzione particolare alla contaminazione tra i generi.

Tra le poposte più interessanti del festival c’è sicuramente il cantante algerino Sofiane Saidi, che la celebre emittente radiofonica francesce Radio Nova, ha battezzato “il principe del Raï 2.0”. Saidi ha ridato vita al Raï, il genere musicale tradizionale dell’Algeria, mischiandolo con le influenze più tipicamente occidentali del rock, del pop e dell’elletronica e creando un nuovo suono elettro magrebino. Mercoledì 14 agosto, insieme ai Mazalda, un gruppo di sei musicisti dalla poderosa sezione ritmica, accompagnerà il pubblico in un vero e proprio viaggio nella musica algerina che intreccia i suoni dei villaggi dei beduini con il funk, le note del chaabi egiziano e la musica di Bollywood.

Per la prima volta in Italia, il 15 agosto arriva Gaye Su Akyol, la cantante turca icona del “new sound of Istanbul” (The Obsever): un mix vertiginoso di pop dell’Anatolia, surf, rock psichedelico e folk orientale, che è anche un atto d’accusa dell’attuale situazione politica turca. Stivali argentati e mantello d’oro, la regina indiscussa della scena musicale turca contemporanea è una “Wonder Woman dell’Anatolia” (Financial Times), che veste come una star del pop ma canta e suona la sua musica coraggiosa e sperimentale, caratterizzata dal mix di stili e dai testi fortemente di denuncia. Cresciuta in una Istanbul cosmopolita, ascoltando tanto la musica popolare anatolica quanto il rock occidentale di Kurt Cobain, Gaye sua Akyol è diventata un’icona libertaria, come si legge dal suo “artist statement”, che dichiara come tema fondamentale di tutta la sua produzione artistica il “sogno di pura libertà”.

“Tra i migliori artisti world music”(BBC), c’è il 16 agosto, Mercedes Peón. La dirompente polistrumentista –suona tastiere, basso elettrico, percussioni, gaita e clarinetto- e compositrice, è la stella del folk gallego. Con la sua impressionante presenza scenica ha calcato i palchi dei più importanti festival mondiali, ottenendo entusiastiche risposte per la forza della sua live performance che è una vera e propria esplosione di forza e di energia.

C’è spazio anche per il reggae e le sonorità elettroniche e hip hop, il 17 agosto con L’Entourloop, l’emsemble originario di Saint Etienne (Francia), fondato nel 2011 da due beatmaker e dj francesi. Nelle loro produzioni il duo crea fantastici Mash-up, che mixano i grandi classici del reggae con l’hip hop e il flow proprio della dancehall giamaicana. Per questa tappa in Italia, L’Entourloop, presenterà l’ultimo lavoro, “Le Savoir Faire”, un album che trova il suo punto di forza in quel melting pot che lo accomuna a Chinese Man & OnDubGround.

Si comincia mercoledì 14 agosto alle ore 22.00 al main stage con la world music italiana dei Dahlìa, la band che si muove tra elettronica e melodia, coinvolgendo con testi multilingue e un sound caratterizzato dall’utilizzo di strumenti acustici rari, come ghironda, nickelharpa, nak tarhu, e handpan. A seguire, Sofiane Saidi.

Un tourbillon di musica dell’Est, al sapore di spaghetti western sono gli Aälma Dili, il gruppo, formato da quattro cowboy della banlieue parigina che mostreranno «l’âme des fous » (aälma dili), del loro rock alternativo e sperimentale, intriso d’influenze balcaniche. Chiude la serata inaugurale Vinyl Gianpy, l’anima rock di Avellino, apprezzatissimo dj da oltre dieci anni in giro per l’Europa con i suoi dj set rigorosamente in vinile.

Il 15 agosto, inizieranno i concerti pomeridiani gratuiti al Castel Stage. Ad aprire la serata alle 18.00 sul palco all’ombra dello splendido Castello Normano sarà Uxía, la Gran Signora della musica in Galizia, la cui voce ha portato una ventata di novità alla tradizione musicale galiziana, mescolandola con il fado e i ritmi brasiliani. Il risultato dal vivo, è un concerto coinvolgente pieno di ritmi e di emozioni. A seguire il chitarrista argentino-brasiliano Mintcho Garrammone, con ospite la cantante Vivi Pozzebón con cui dividerà il palcoscenico, darà vita a un sound su cui è impossibile stare fermi. Ci si sposterà al main stage a partire dalle 22.00 per i San Salvador, il collettivo proveniente dall’Occitania, a sei voci, dodici mani e un tamburino, frutto della ricerca di un folklore immaginario che tende ad una musica vocale molto acustica e un nuovo equilibrio dei timbri, riuscendo a creare uno show armonico dove colori, immagini e sonorità si confondono.

Ma la protagonista della serata sarà Gaye Su Akyol. Ancora musica con Natty Bo e i Top Cats il più noto gruppo ska e reggae di Londra, ultimo live del programma giornaliero che si chiude con Scratchy Sounds con il suo The Rock and The Roll of The Worl :un viaggio attraverso i “paesaggi sonori” da Londra alla Louisiana, da Kingston alla Colombia, da Bucarest a Bollywood.

Il 16 agosto, sarà una grande festa che si apre ancora al Castle Stage, per concludersi alle prime luci dell’alba in un luogo ancora sorprendente e ancora da svelare. Alle ore 18.00 sarà la volta dei The Bongo Hop, l’ultima creatura del DJ, produttore e trombettista francese, Etienne Sevet. La band dal vivo è una vera e propria tempesta tropicale, con una potente sezione di fiati groove afro incalzanti, con suoni elettrici e voci cristalline: un mix tutto da ballare, di sound e influenze diverse, dall’afrobeat alla musica colombiana, fino al jazz.

Alle 22.00 dalla Galizia, arriverà sul palcoscenico la cantante Mercedes Peón. Ancora una donna, proveniente dall’Argentina, è la cantante e percussionista (tra le poche al mondo), Vivi Pozzebon, questa volta in un’esibizione da solista.

A concludere il programma della prima parte della serata, sarà la leggendaria band andalusa Eskorzo, un punto di riferimento mondiale della musica fusion, considerata da molti critici come la miglior rappresentante del “rock de mestizaje”.

Si continua a ballare fino alle prime luci dell’alba, con il dj set di Pushin Wood Soundsystem, il duo che mixa ogni tipo di suono da ogni parte del mondo, per poi spostarsi in un luogo speciale, all’interno di una grotta naturale, da cui assistere al concerto dei Rumbaristas, un caliente quartetto formato da musicisti provenienti da Spagna, Francia e Belgio.

I concerti del 17 agosto riprenderanno al Castle Stage alle 18.00 con Neuza, la stella della canzone capoverdiana, considerata dalla critica l’erede della compianta diva scalza, Cesària Èvora monumento della musica di Capo Verde. Al main stage dalle 22.00 si esibirà anche Skarra Mucci, conosciuto dai più con lo pseudonimo di ‘The Raggamuffin”, uno dei più eccentrici e versatili artisti in circolazione, con sonorità che spaziano tra soul, gospel, reggae, dancehall, rap e R&B. A seguire L’Entourloop. Chiuderà la serata lo straordinario musicista e producer francese Manudigital accompagnato dall’inglese MC Deemas Jay, con il suo inseparabile synth Casio MT40 ed un armamentario di drum machine ad effetti vintage. Protagonista della scena reggae europea da oltre quindici anni, Manudigital è uno degli artefici di quell’attitudine “nu-digital” che ha riscoperto e riattualizzato la dancehall music di fine anni ‘80, con eccitanti nuove produzioni ricche di creatività ed energia nell’utilizzo di suoni potenti e minimali.

Ma il clou della kermesse, si raggiungerà nella giornata di chiusura del 18 agosto con un carnevale estivo, colorato e trasgressivo che invaderà le strade del centro storico, a partire dalle 13.00 e fino a notte fonda. Naturalmente protagonista sarà sempre la musica, con i Muyayo Rif, un gruppo formato da otto eccezionali animali da palcoscenico, rapprensentanti della migliore tradizione di mestizo catalano; i Marcel et son Orchestre, l’ensemble di Calais, noto per il suo rock festoso dagli accenti punk e ska, e i dj set di Supersan, (Panama Cardoon & Mister Kentro) e Coqò djette. E per concludere Dox Martin nome d’arte di Martin Meissonier, leggendario produttore di Fela Kuti, Manu Dibango, Don Cherry, Khaled, che scalderà la platea con il suo personalissimo remix di “pepite” dal mondo.

Al termine dei concerti, la festa continua con dj set nei principali locali.