Strage di Acqualonga, la telefonata choc dei due dirigenti di Autostrade al vaglio della Procura di Avellino

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Alpi – Strage di Acqualonga, la telefonata choc dei due dirigenti di Autostrade al vaglio della Procura di Avellino. La Procura di Genova, infatti, ha trasmesso gli atti ai colleghi di Avellino che hanno indagato sulla strage del bus precipitato nel 2013 dal viadotto dell’A16 Napoli-Canosa, causando la morte di 40 persone. In particolare, i magistrati genovesi hanno inviato le intercettazioni relative a Paolo Berti, all’epoca del crollo del ponte Morandi direttore Operazioni centrali di Autostrade.

In quella conversazione telefonica, secondo quanto emerso nell’inchiesta sui falsi report sui viadotti autostradali, Berti parla con Michele Donferri Mitelli, ex responsabile nazionale manutenzione di Aspi. Il primo manifesta disappunto per essere stato condannato (5 anni e 10 mesi) per quell’incidente lamentandosi che avrebbe potuto dire la verità e mettere nei guai anche altri. L’altra risponde che non ci avrebbe guadagnato nulla mentre, alla luce del suo comportamento, può “stringere un accordo col capo”. “Tu hai ragione ma non è che se metti in galera anche un altro a te cambiava qualcosa. Quindi a questo punto fregatene! Aspettali al varco e pensa solo a stringere un accordo col capo”.