Scandone. Vitucci: “Capisco i tifosi, occorre vincere”

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“Capisco l’amarezza dei tifosi che civilmente domenica hanno esternato tutto il loro disappunto. Comprendo l’amarezza ma l’unica cosa da fare è lavorare e vincere”.

Così coach Frank Vitucci apre la consueta conferenza stampa pre gara del venerdì, rilanciando le tematiche relative al pre e al post gara contro Cantù. “Ho rispetto del pubblico e dei tifo, organizzato e non – ha spiegato il tecnico veneto – capisco la loro passione, il tempo e le spese che impegnano per sostenere la squadra in casa e fuori. Ed è per questo che capisco la loro irritazione, le loro delusioni legate al periodo no della squadra. Tutto ciò è stato dimostrato in modo importante domenica scorsa nei miei confronti, però con grande civiltà. Poi magari – ha proseguito ironicamente – qualcuno ha pensato che il sindaco in questione era quello vero che pure so essere alle prese con altri problemi legati alla città. Scherzi a parte, chiarisco che quando ho detto di lavorare con la squadra e non con la curva facevo riferimento al lavoro quotidiano che svolgo con i ragazzi e con lo staff. Non volevo essere irrispettoso. Prendo atto del loro pensiero, lavorerò per far cambiare questa loro opinione e ovviamente, l’unica cosa da fare è vincere”.

L’AVVERSARIO – “Noi abbiamo l’urgenza di rialzarci. Ai miei ho detto che occorre avere volontà per tornare alla vittoria in un campo, Pesaro, dove andremo con tanta umiltà e con sostanza, per fare una gara consistente in ogni possesso, sia in attacco che in difesa. Pesaro viene da una vittoria in trasferta (Varese, ndr), è necessario che in ognuno di noi venga fuori la parte più consistente perché abbiamo bisogno oggi di questa urgenza per interrompere questo trend negativo. Dal punto di vista tecnico, Pesaro ha giocatori come Ross e Wright che offensivamente hanno tanti punti nelle mani, giocatori esperti come Lorant e di sostanza come Musso e Judge”.

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