Scandalo intercettazioni De Luca-Vignola: un’offesa enorme all’Arma e alla comunità

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Pasquale Manganiello – A Solofra, secondo quanto si legge nell’edizione di ieri de Il Fatto Quotidiano, a firma di Vincenzo Iurillo, in piena emergenza tetracloroetilene, il sindaco Pd Michele Vignola avrebbe tramato al telefono con l’ex senatore Enzo De Luca per rimuovere il Comandante della stazione dei carabinieri Giuseppe Friscuolo, da tempo impegnato ad indagare sui presunti responsabili dell’inquinamento della falda acquifera della città della concia.

Uno scandalo gravissimo dal punto di vista istituzionale con millantati tentativi da parte della politica di attuare ingerenze nei confronti delle attività dell’Arma dei Carabinieri. Infatti si legge dall’articolo de Il Fatto:

[blockquote style=”1″]26 marzo 2014, ore 13.12. Vignola, indagato e col telefono sotto controllo, chiama De Luca: “Poi quell’altra cosa… mi stai facendo pigliare collera… una cosa che non ti posso parlare per telefono…”. De Luca: “Io tutto quello che potevo fare l’ho fatto…”. Vignola insiste: “Mah… e no… possiamo andare a Roma… al ministero della Difesa…”. De Luca ribatte: “Ho capito… devo parlare con quella madonna… devo parlare con Roberta (Pinotti, ndr)”. Vignola: “Me la devi fare questa cosa qua… me la devi chiudere… questa è una cosa personale… che ti sto chiedendo”.

E’ una delle quattro telefonate che il procuratore capo di Avellino Rosario Cantelmo cita come indizi delle manovre di Vignola “… per intervenire su politici avellinesi di primo piano per far trasferire il comandante dei Cc di Solofra Giuseppe Friscuolo, evidentemente troppo attivo nelle indagini”.

Il 31 marzo 2014 De Luca informa Vignola: “Vado dopodomani a Roma, quasi certamente incontro pure la Pinotti”. L’11 aprile gli comunica che la missione è compiuta: “Ho fatto quella cosa… l’ho fatta al massimo livello… dovrebbe andare in porto… anche tranquillamente… quindi volevo tranquillizzarti su questo… e martedì forse vado di nuovo… detto questo, poi ci possiamo vedere in questi giorni…”.

Segue lunga discussione su questioni politiche locali. Ma Vignola appare impaziente: “Che tempi ti hanno dato per questa cosa?”. Si riferisce, secondo gli inquirenti, al trasferimento del comandante Friscuolo. De Luca: “Gli ho detto di fare una cosa immediatamente… di intervenire fortemente e senza mezzi termini… e poiché la il capogruppo… tra l’altro con il Generale… e quella (la Pinotti, ndr) tiene proprio rapporti diretti… ehhh che ti devo dire…”.[/blockquote]

Per il Fatto Quotidiano però “… non ci sono tracce che De Luca abbia davvero provato a fare pressioni sul ministro Pinotti e il pm propende per la tesi che l’ex senatore abbia solo millantato per rabbonire il suo interlocutore e collega di partito“.

Insomma De Luca avrebbe detto di sì, “… è tutto fatto”, solo per tranquillizzare il sindaco, utilizzando una prassi gettonatissima nella politica avellinese, la prassi del fare “fesso e contento” l’interlocutore qualunque sia il tipo di rapporto che ti lega ad esso.

Un politico serio, vista la gravità e l’importanza dell’argomento, avrebbe risposto: “Fatti curare”. Anche il solo fatto di aver rabbonito Vignola in questo modo fa sorgere il dubbio che sia davvero possibile che un’ingerenza politica da parte di un ex senatore della Repubblica possa raggiungere il risultato del trasferimento di un Comandante del Carabinieri che sta coraggiosamente facendo il proprio lavoro, che sta cercando innanzitutto di salvare vite, di evitare altri danni all’ambiente ed altre patologie causate dall’inquinamento.

Un’offesa gravissima a tutti coloro che giornalmente combattono contro quel male oscuro che tanto oscuro non è, visto che talvolta prende origine da comportamenti scorretti dell’uomo.

Una mancanza di rispetto nei confronti dell’Arma e di tutto quello che rappresenta per la comunità.

Un partito di maggioranza serio dovrebbe immediatamente prendere provvedimenti ed il sindaco in questione dovrebbe dimettersi, chiedere scusa e scomparire. Siamo certi che non succederà.