San Potito: “Amici del Museo del lavoro” in piazza il 9 dicembre

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San Potito – E’ tutto pronto per la giornata di sensibilizzazione che l’Associazione “Amici del Museo del lavoro” ha organizzato in piazza, per domenica 9 dicembre a partire dalle ore 15.30, per fare in modo che il Museo del Lavoro di San Potito torni a vivere. La richiesta contenuta nella petizione lanciata dall’Associazione è chiara: il Commissario Prefettizio che aveva emanato un bando per l’esternalizzazione della gestione dell’istituzione culturale dia seguito a quella procedura, sospesa in seguito ad una strumentale richiesta di un centinaio di cittadini, interessati a colpire per meri fini politico-amministrativi i promotori dell’Associazione, ignorando il danno enorme che in questo modo si arrecava alla vita del Museo. La giornata di sensibilizzazione sarà l’occasione per ritrovarsi dinanzi alle porte chiuse del Museo per rivendicare l’autonomia di quella istituzione da qualsiasi bega strapaesana. Fin dalla mattina sarà esposta una mostra fotografica sui “complotti” orditi dall’associazione “Amici del Museo” nell’arco di tempo in cui essa ha gestito, per conto del Comune, l’istituzione. Nel pomeriggio, invece, si susseguiranno a partire dalle ore 16.00 gli interventi di quanti, e sono tanti, sostengono e solidarizzano con le ragioni dell’Associazione. Artisti, intellettuali, uomini politici, sindacalisti e tanti altri porteranno, scegliendo anche modi originali per farlo, la loro testimonianza a sostegno della mobilitazione promossa dagli “Amici del Museo”. L’idea è quella di un flash mob a difesa dei valori culturali e civili espressi in questi anni dal Museo del Lavoro. Accanto alle testimonianze dal vivo, ci saranno quelle audiovisive, proponendo attraverso le immagini delle telecamere delle tanti emittenti che hanno documentato la ricchezza e il senso del Museo del Lavoro, la necessità che le porte del museo si riaprano e quel luogo ridiventi il laboratorio culturale vivace ed originale che in questi anni è stato. Ad attendere le tante persone che vorranno testimoniare la loro vicinanza ideale alla battaglia dell’Associazione anche l’ospitalità solita degli organizzatori, con te, cioccolata e vino brulè, accompagnati da tanti dolci preparati per l’occasione. Il presidente ed i componenti del Comitato direttivo dell’Associazione sono fiduciosi che molti accoglieranno il loro appello per dire ancora una volta al Commissario Prefettizio e a quanti hanno inteso minarne la stessa esistenza, che la vita di una istituzione culturale non si limita a tenerla aperta ogni tanto ( e neanche questo avviene da ormai alcuni mesi a questa a questa parte). E’ ben altro e assai di più, come hanno dimostrato gli “Amici del Museo del Lavoro”.

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