Rocca San Felice, Nigro: “Con ‘Insieme per Rocca’ pronti a valorizzare il territorio”

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“La scelta di candidarmi è maturata con sempre più sicurezza da quando ho capito che Rocca, il mio paese, restava fermo nei confronti dei comuni limitrofi. Si sa che restando fermi di fronte a uno sviluppo generale significa di conseguenza andare indietro poiché vieni superato da tutti. Questo è avvenuto a causa di una gestione della “cosa pubblica” totalmente errata e non in linea con l’evoluzione di questi piccoli paesi”.

Queste le parole di Giuseppe Nigro, candidato per la lista Insieme per Rocca.

“A questo punto ero di fronte a un bivio: restare ancora a lamentarmi dell’involuzione che interessa Rocca oppure cercare delle soluzioni insieme a un nuovo gruppo di persone capaci e pronte a spendersi per risollevare le sorti del nostro piccolo centro.

Siamo riusciti quindi a formare un gruppo bellissimo e lo abbiamo fatto ricercando e trovando nell’ing. Guido Cipriano l’esperienza e la professionalità giuste per coordinare la nostra lista “Insieme per Rocca”.

Nigro racconta che Rocca San Felice “è rimasta alla sbarra da oltre cinque anni. Si notano, infatti, delle criticità da tutti i punti di vista: dalla viabilità alla segnaletica stradale, dalla gestione dei rifiuti alla manutenzione degli spazi pubblici, dalla mancata coordinazione di un turismo culturale a un fallito progetto agroalimentare e in particolare la scarsa tutela del formaggio di Carmasciano.

Soffriamo ormai da anni di una totale assenza di rappresentanza sia nel nostro comune sia al di fuori in tutti i settori. Oggi siamo obbligati ad avere rapporti intercomunali per la nostra stessa sopravvivenza e diventa di vitale importanza individuare delle filiere dove è possibile inserirsi con la nostra storia e la nostra cultura”.

Un settore da valorizzare e, per Nigro, gettato un po’ nel dimenticatoio “attirare oggi l’attenzione da parte di circuiti di eccellenza turistica, come la bandiera arancione o il Touring Club, non è facile, bisogna quindi rientrare nei parametri di “apprezzamento” nazionali ed internazionali; se solo avessimo imparato, in questi anni, a compilare una domanda per accedere ad un riconoscimento del genere avremmo imparato in quale verso debba andare un’amministrazione per la valorizzazione dei nostri beni storico-culturali e naturalistici”.

Per il candidato sono ormai “tante le occasioni perdute, come ad esempio dare una giusta destinazione a un centro storico, uno dei rari borghi di archeologia medievale di straordinario interesse.

Siti come Rocca costituiscono una voce primaria per un’economia della “bellezza”, completa di turismo storico-culturale e architettonico e turismo “verde”, quindi paesaggistico e naturalistico. Bisogna recuperare una progettualità.

Questo è l’impegno primario per il nostro paese. È mia intenzione, dunque, creare un gruppo di lavoro che si dedichi allo sviluppo di un programma di valorizzazione di Rocca San Felice.

Oggi si hanno tutti gli strumenti per mettere questo a disposizione della comunità. Non ci si può permettere di perdere altro tempo e soprattutto perdere la nostra storia e il nostro valore”.