Riforma della magistratura onoraria, la nota di Sibilia (M5S)

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Carlo Sibilia
Carlo Sibilia

In merito al disegno di legge recante la “Delega al Governo per la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace”, approvato dal Senato e in discussione ieri alla Camera, interviene il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia per ribadire la posizione contraria del gruppo già espressa in Commissione Giustizia.

“Il M5S – commenta il parlamentare avellinese – ha una visione alternativa sul ruolo che dovrebbe rivestire la magistratura onoraria all’interno del nostro sistema giudiziario. Non deve servire, come è successo in questi anni, per avere personale a basso costo e per non dover indire, quindi, concorsi per togati e personale amministrativo. Nella nostra ottica, la magistratura onoraria dovrebbe tornare ad essere una magistratura di prossimità, per cause di non elevato valore, la cui funzione sia svolta come professione ausiliaria rispetto a quella principale. Ovviamente le regole e le incompatibilità dovranno essere molto più rigorose, prevedendo, come negli emendamenti che abbiamo presentato, che il professionista eserciti la propria attività professionale in un distretto di Corte d’Appello diverso rispetto a quello in cui svolge la funzione di magistrato onorario”.

“Riguardo poi l’ufficio del processo, i giudici onorari di tribunale e i vice-procuratori onorari dovrebbero diventare dei funzionari pubblici che accedono per concorso come supporto giuridico al giudice, lasciando a quest’ultimo il potere decisorio. In ogni caso, al fianco di ciascun giudice togato, secondo la nostra visione, dovrebbe esservi un funzionario giuridico, un tirocinante ed un cancelliere per una gestione ordinata dei processi” – conclude Sibilia.

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