Qualità dell’edilizia scolastica, Legambiente premia Avellino

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Bambini a rischio

La “buona scuola” ha bisogno di un cambiamento vero. I primi timidi passi avanti arrivati con la pubblicazione dell’attesa anagrafe scolastica, che Legambiente chiedeva da oltre 15 anni, e lo stanziamento da parte del Governo di maggiori fondi per la manutenzione e la messa in sicurezza degli edifici, di certo rappresentano un buon inizio ma non bastano.

Lo riferisce Legambiente che ha commentato così i dati emersi dal XVI Rapporto Ecosistema Scuola, l’indagine annuale di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi scolastici della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 96 capoluoghi di provincia presentata oggi a Milano a Palazzo Sormani.

LUCI E OMBRE IN CAMPANIA – Relativamente alla Regione Campania, troviamo Napoli al 41esimo posto e prima tra le grandi città del sud; seguono Avellino al 44esimo posto, Salerno a metà classifica al 52esimo posto; mentre Benevento manda dati incompleti e Caserta solo quelli riguardanti sulla sezione degli impianti sportivi e pertanto entrambe non sono presenti in classifica.

“La presentazione di questa XVI edizione di Ecosistema Urbano – dichiara Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania – avviene in un contesto in evoluzione segnato da una maggiore attenzione e sensibilità al tema dell’edilizia scolastica, dalla pubblicazione, seppur parziale, dei dati dell’anagrafe scolastica e dai finanziamenti per la manutenzione straordinaria e ordinaria. Ma questi interventi non bastano: la messa in sicurezza e la riqualificazione energetica degli edifici scolastici devono essere uno degli obiettivi prioritari di questa Regione e un’occasione dalla quale partire per creare un altro sviluppo, per contribuire alla rigenerazione urbana, ma soprattutto per far uscire l’edilizia scolastica italiana dall’attuale stato di emergenza in cui si trova. Intervenire sugli edifici scolastici, sulla loro manutenzione sono tra le opere più importanti e davvero utili per sbloccare l’Italia e darle un nuovo futuro”.

Buona la performance di Avellino al 44esimo posto, dove sono stati 27 gli edifici monitorati per un popolazione scolastica di oltre 6500 ragazzi.

Solo dieci edifici sono costruiti secondo criteri antisismici e solo su undici è stata eseguita la verifica di vulnerabilità sismica. Tutti hanno il certificato di idoneità statica e agibilità igienico sanitaria e sono dotati di porte antipanico, dotati di impianti elettrici a norma.

In nessun edificio scolastico sono presenti strutture con amianto.

Sono sette gli edifici che necessitano di interventi urgenti di manutenzione straordinaria per adeguamento alle norme e per eliminazione rischi.

In tutti si pratica la raccolta differenziata e in 16 edifici si servono pasti biologici.

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