Polizia penitenziaria, nuova aggressione ad agenti nel carcere di Bellizzi

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Di seguito la nota di Uil PA Polizia Penitenziaria:

Purtroppo, per l’ennesima volta, il carcere di Avellino è protagonista di un’altra vicenda che vede coinvolti detenuti contro poliziotti penitenziari. Questa volta a farne le spese, nel pomeriggio di ieri 12 dicembre, sono quattro
baschi blu, tra cui un ispettore e tre assistenti. Questi, allertati dal personale in servizio, sono subito accorsi presso la sezione detentiva per evitare che una colluttazione fra tre detenuti degenerasse ulteriormente.

A darne notizia è il delegato della Uil PA Polizia Penitenziaria Franco Volino, il quale continua dichiarando che i quattro poliziotti intervenuti, hanno trovato una situazione molto difficile da gestire, tant’è che i detenuti, invece di calmarsi si sono scagliati contro di loro con forte violenza. Nello specifico, l’ispettore ed il preposto sono stati attinti da diversi pugni in varie parti del corpo, mentre gli altri due, per loro sfortuna, sono stati colpiti attraverso una macchinetta del caffè procurando ad uno di loro, addirittura una ferita lacero contusa alla testa suturata con ben nove punti!!!!! L’altro collega ha subito traumi contusivi alle braccia, in particolare a quello sinistro. I quattro agenti sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale cittadino, ove al momento si trovano in osservazione. Il delegato Uil Pa Polizia Penitenziaria insieme a tutti i quadri dirigenziali, esprimono la loro vicinanza ai colleghi coinvolti e continua dicendo che questo è l’ennesimo episodio che fa riflettere sullo stato delle carceri, ormai veramente in stato di abbandono. Purtroppo, non vi è un giorno in cui non si sentono notizie del genere
anche circa episodi ancora più gravi. Questa situazione, sicuramente data da un volere dell’Amministrazione Penitenziaria a livello centrale, è frutto di una politica sbagliata. In primis parliamo delle cd. “celle aperte”, infatti da quando è stata attuata questa soluzione, gli episodi di aggressioni nei confronti del personale di polizia penitenziaria sono mediamente due – tre al giorno. Ma è come se i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria non si rendessero conto della vera situazione che i poliziotti penitenziari affrontano giornalmente nell’inferno delle sezioni detentive delle nostre carceri. Allora è arrivato il momento che l’amministrazione centrale cambi rotta. Considerato che sino ad oggi la politica attuata non ha portato nessun frutto, anzi, i fatti dimostrano il contrario, per forza di cose ci vuole una inversione di rotta, è il momento di costituire un tavolo di confronto affinché si possa addivenire a soluzioni
adeguate al nostro sistema penitenziario affinché non sia il poliziotto penitenziario e nemmeno gli altri operatori penitenziari a farne le spese!