Pilates, cosa c’è da sapere per gli aspiranti istruttori e gli aspiranti allievi

1
335

Il percorso che si deve seguire per diventare istruttori di pilates prevede una formazione accurata e completa: quella che, per esempio, viene garantita da Accademia Nazionale Fitness, grazie a cui si ha la possibilità di lavorare nei centri sportivi e nelle palestre di tutto il territorio italiano. Ogni Corso Istruttore Pilates è suddiviso in diversi livelli e prevede, al termine, il rilascio di un diploma nazionale riconosciuto dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Le lezioni sono sia di teoria che di pratica; volendo, al termine dei corsi è possibile iscriversi presso l’Albo Nazionale dei Tecnici dell’Ente, così da aumentare le possibilità di lavorare in circoli sportivi, in associazioni del settore o in centri wellness.

Perché fare pilates

Il pilates è, per chiunque lo pratichi, una disciplina in grado di garantire parecchi benefici sia dal punto di vista mentale che a livello di benessere fisico. Esso, infatti, consente di migliorare la postura ed educa alla ricerca di un’armonia individuale. I primi effetti che si notano hanno a che fare con la percezione del corpo e della postura. Ma non è tutto, poiché questa pratica contribuisce a migliorare anche l’elasticità e la forza.

A chi è consigliato il pilates

Il pilates può essere svolto da tutti e a tutte le età, ma risulta raccomandato in modo particolare per le donne in gravidanza, anche perché permette di migliorare la respirazione e l’equilibrio. E non è tutto, visto che stiamo parlando di un tipo di attività che contrasta la comparsa del mal di schiena e serve a prevenire le tensioni muscolari. Come ogni esercizio fisico, anche in questo caso il rilascio di endorfine è foriero di un evidente miglioramento dell’umore, a tutto vantaggio della qualità del tempo che una persona decide di dedicare a sé stessa.

La concentrazione e la consapevolezza

Una delle caratteristiche peculiari del metodo pilates consiste nel migliorare e incrementare il livello di concentrazione di chi vi si dedica. È essenziale, a questo scopo, essere ben consapevoli di quello che si sta facendo: solo così si ha la certezza di beneficiare di esercizi di qualità ottimale. Occorre non focalizzarsi unicamente su una parte del corpo ma dedicarsi all’organismo nella sua totalità, facendo riferimento anche alla capacità di interazione tra la mente e il fisico. Si parla, non a caso, di esperienze psico-corporee, tenendo presente che ciò che conta non è quello che si fa, quanto piuttosto il modo in cui lo si fa.

La powerhouse

Uno dei concetti con cui si prende dimestichezza cimentandosi nel pilates è quello relativo alla powerhouse, che viene considerata come il centro da cui dipende la stabilità di tutti i movimenti. Si tratta della parte del corpo che comprende i muscoli della bassa schiena e quelli addominali, così come il pavimento pelvico, i glutei e i muscoli che circondano i fianchi. Al di là della muscolatura che permette di stabilizzare la postura, infatti, è importante prestare attenzione anche a quella da cui dipendono i movimenti che compiamo nella vita di tutti i giorni.

I principi del pilates

Il pilates si articola su quattro principi fondamentali: la fluidità del movimento, la concentrazione, la precisione del movimento e la respirazione. È possibile svolgere gli esercizi adottando posizioni differenti: da seduti o stando in piedi per lavorare sull’allungamento, sulla funzionalità del corpo e sull’equilibrio; stando sdraiati, a pancia in giù, a pancia in su o su un fianco, per rilassare e tonificare. In tutti i casi, è molto importante lavorare sulla consapevolezza sul controllo del centro: la powerhouse, appunto.

1 COMMENT

Comments are closed.