La notte magica di Parlato, primo irpino a canestro in Europa: “Emozione fortissima”

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Un canestro dalla media distanza, uno da ben oltre l’arco, 2 rimbalzi e 7 di valutazione: tutto nel minuto e manciata di secondi di garbage time che coach Pino Sacripanti gli ha concesso. Una notte magica per Salvatore Parlato, coronamento di una lunga carriera trascorsa nelle serie minori da quando, appena terminati gli studi, la guardia avellinese ha dismesso i colori biancoverdi per cercare spazio e minutaggio tra Nocera, Benevento, Salerno e Scafati.

Una scelta quella dello scorso anno di ritornare ad indossare la casacca dei lupi arrivata a distanza di 10 anni per fornire quel tassello di congiunzione tra la Sidigas e la città, la stessa città che lo ha acclamato per lo storico traguardo raggiunto: quello di essere il primo cestista irpino purosangue a metter punti a referto in Europa. Il tutto sotto gli occhi delle autorità cittadine (presenti sulle tribune del Del Mauro il sindaco Foti, Dino Preziosi e Gianluca Festa), dell’ad della società di Contrada Vasto Gianandrea De Cesare e degli oltre 2mila supporters.

“Faccio di tutto per dare una mano alla squadra – ha ammesso il barba, visibilmente emozionato a fine gara – Conosco il mio ruolo e, nonostante sia difficile, mi faccio trovare pronto quando mi viene data l’opportunità di giocare anche quei 50 secondi. Essere il primo irpino a punti in Europa è un emozione fortissima che faccio fatica a descrivere”.

Il suo è un ruolo cruciale all’interno dello spogliatoio avellinese: “Sia in allenamento che fuori dal campo faccio il mio massimo affinché questo gruppo diventi sempre più unito. Non ho rammarichi per la mia carriera: quello che ho vissuto finora è stato voluto da me, ho lasciato la Scandone dieci anni fa perché avevo bisogno di giocare, sono tornato lo scorso anno nonostante venissi da stagioni in cui avevo grande minutaggio. Certo, probabilmente se avessi incontrato prima le persone che ho trovato in questo anno e mezzo forse sarebbe stato diverso, ma non penso al passato”.

Sulla larga vittoria ottenuta contro il Mega Leks, scesa sul parquet di Contrada Zoccolari senza gli starter Jaramaz, Kaba, Zagorac e Novak, Parlato spiega: “Rispettato il piano partita, abbiamo giocato una buona pallacanestro. E’ partito tutto dalla difesa e abbiamo trovato buone soluzioni in attacco. Felici per la vittoria perché nell’ultimo periodo abbiamo perso tante partite in casa, puntiamo al primato e dobbiamo giocare sempre così per ottenerlo”.

Un’ultima menzione merita il classe ’98 Lorenzo Esposito, il più giovane del roster di Sacripanti, anche lui a canestro negli ultimi minuti contro i serbi di coach Milojevic.

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