Oggi è la Giornata mondiale del donatore di sangue

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Oggi si celebra nel mondo la Giornata del Donatore di Sangue. La giornata è stata istituita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione del 14 giugno, data di nascita di Karl Landsteiner, biologo e fisiologo austriaco scopritore nel 1900 dei gruppi sanguigni umani A, B e 0.   

Ogni anno nel mondo – secondo l’Avis –  vengono effettuate 92 milioni di donazioni di sangue. Quasi il 50 per cento di queste avviene nei Paesi sviluppati, dove si concentra solo il 15 per cento del totale della popolazione mondiale (fonti OMS).

Un appuntamento che sta diventando, di anno in anno, sempre più importante.

Si tratta di un evento nato per ringraziare i donatori e per coinvolgerne di nuovi, ma è diventato un momento di grande generosità per le molte donazioni di plasma che vengono effettuate.

Donare il sangue è un gesto concreto di solidarietà. Significa letteralmente donare una parte di sè e del propria energia vitale a qualcuno che sta soffrendo, qualcuno che ne ha un reale ed urgente bisogno, significa preoccuparsi ed agire per il bene della comunità e per la salvaguardia della vita.

Donare il sangue è innanzitutto un dovere civico, la disponibilità di sangue è infatti un patrimonio collettivo a cui ognuno di noi può attingere in caso di necessità e in ogni momento.

Una riserva di sangue che soddisfi il fabbisogno della nostra comunità è quindi una garanzia per la salute di tutti, donne, uomini, giovani, vecchi, bambini, compresi noi stessi e le persone che ci sono più care,