Non doveva neanche pronunciare la parola “separazione”. Se ne avesse parlato l’avrebbe ammazzata, così diceva.
E’ il racconto reso alla Polizia da una donna stremata dai continui soprusi del marito (o meglio, dall’ex marito) che negli ultimi anni, in un crescendo di angherie e maltrattamenti, ha reso la vita della donna e del figlio minore un inferno.
Ieri l’ennesimo episodio quando gli agenti della Questura di Avellino sono giunti in via Francesco Tedesco dove era in atto un acceso diverbio con aggressione da parte di un uomo ai danni di una donna che, impaurita, aveva cercato di proteggersi all’interno della propria autovettura unitamente al figlio minore.
Protagonista un 39enne di Ragusa che, non avendo accettato in alcun modo la scelta della moglie di separarsi e quindi impossibilitato anche di poter avvicinare, previo consenso, i propri figli, aveva già da tempo posto in essere comportamenti ingiuriosi e minacciosi nei confronti della ex.
Nonostante fossero presenti i poliziotti il siciliano, nel prendere ripetutamente a calci l’autovettura, proferiva all’indirizzo dell’ex coniuge ingiurie e minacce di morte.
L’azione persuasiva, intrapresa dai poliziotti nel tentativo di ricondurre l’uomo ad atteggiamenti più miti, sembrava inizialmente sortire esito positivo ma così non è stato visto che lo stesso ritornava sui propri passi confermando i propri intenti violenti.
Gli accertamenti esperiti nell’immediatezza consentivano di accertare che la donna più volte aveva querelato l’ex coniuge per reiterati maltrattamenti ed atteggiamenti aggressivi.
Considerato anche che lo stesso non mostrava alcun segno di ravvedimento, veniva pertanto condotto in Questura e deferito in stato di libertà.