Verso le regionali – E’ caos nel centrodestra: l’indicazione del candidato presidente potrebbe spaccare la coalizione

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Michele De Leo – I giochi sembravano fatti: centrodestra in vantaggio, dai sondaggi, con qualunque candidato, centrosinistra spaccato con il Governatore uscente Vincenzo De Luca osteggiato dai grillini e mal sopportato pure da alcuni pezzi del suo partito. La partita per la presidenza della Regione Campania sembrava, ormai, chiusa. L’ex sindaco di Salerno, però, sapeva il fatto suo quando quasi snobbava l’argomento elezioni perché troppo distanti. I fatti, almeno per ora, gli stanno dando ragione. E’ bastato archiviare le regionali in Emilia Romagna per rimettere tutto in discussione, nell’uno e nell’altro schieramento. Se, nel centrosinistra, il Governatore uscente – sulla scorta dell’impresa di Stefano Bonaccini – sembra guadagnare consensi e potrebbe contare pure sul sostegno del Movimento Cinque Stelle o, almeno, di parte di esso, nel centrodestra è caos e la candidatura dell’ex presidente Stefano Caldoro vacilla non poco. Non è – o, almeno, non solo – la ferma opposizione alla ricandidatura di Caldoro da parte di alcuni pezzi di Forza Italia – in primis l’ex Ministro Mara Carfagna – a far propendere per l’avvio di un percorso alternativo. Quanto, soprattutto, la volontà della Lega di remare in direzioni opposte. Il partito di maggioranza della coalizione vorrebbe – l’indicazione ufficiale in tal senso potrebbe arrivare nel corso della visita di Matteo Salvini a Napoli – imporre un proprio candidato per la presidenza di palazzo Santa Lucia. In lizza, a questo punto, sembrano esserci l’ex rettore dell’Università di Salerno Aurelio Tommasetti e il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano, con il primo che sarebbe in vantaggio sul secondo. Un’imposizione da parte dei vertici della Lega potrebbe, però, provocare un terremoto politico all’interno della coalizione. Se, infatti, la posizione ufficiale di Forza Italia sarebbe quella di confermare il sostegno, in tanti – nel partito – potrebbero prendere le distanze e, quanto meno, disimpegnarsi. Con Tommasetti o Sangiuliano a contendere la presidenza a Vincenzo De Luca, i fedelissimi di Mara Carfagna ma anche i moderati vicini a Gianfranco Rotondi potrebbero scegliere percorsi alternativi, a beneficio della corsa dell’ex sindaco di Salerno. Potrebbe essere in discussione, inoltre, pure il sostegno dei fedelissimi di Caldoro che mal digerirebbero una bocciatura così clamorosa. Per questo, almeno nella fase attuale, nulla ancora è da escludere nella coalizione di centrodestra: tutti ambiscono a piazzare un proprio rappresentante sullo scranno più alto di palazzo Santa Lucia, ma vorrebbero evitare – dopo la cocente delusione dell’Emilia Romagna – una nuova scoppola che rischierebbe di dare ulteriore fiducia al Governo e di far perdere consensi, alla Lega in primis, pure sul livello nazionale.