Lettera di minacce al capogruppo di ‘SiAmo Pratola Serra’, Galdo: “Non mi lascio intimidire”

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Tre giorni fa Gerardo Galdo, capogruppo consiliare di opposizione “SiAmo Pratola Serra” ha ricevuto una lettera anonima dal contenuto enigmatico  – la stessa che è stata recapitata anche ad altre persone, politicamente a lui vicine.

Uno strano messaggio – ora sotto la lente d’ingrandimento dei carabinieri di Pratola Serra –  avente come data di riferimento l’11 giugno 2017, ovvero il giorno che segna le ultime elezioni amministrative.

“Sono sereno e non mi lascio intimidire da tali meschini comportamenti coperti dall’anonimato”. Così ha esordito Galdo che, ringrazia tutti coloro che, in queste ore stanno esprimendo solidarietà a partire “dal gruppo che rappresento in consiglio comunale, dai colleghi consiglieri Silano, Sellitto e Vacchio e dall’amministrazione Aufiero. Non saranno di certo queste azioni ad intimidirmi o ad ostacolare il mio mandato amministrativo.  Quanto accaduto è stato denunciato al comando dei Carabinieri di Pratola Serra”.

Attraverso una nota stampa Galdo precisa che sta valutando insieme al gruppo il da farsi “senza però distogliere l’attenzione dalla questione politica, oggi, alle prese con l’approvazione dei bilanci. Nello scorso consiglio, riguardante l’approvazione del bilancio preventivo, abbiamo abbandonato l’aula. Bilancio approvato oltre la data stabilità dal Ministero Dell’Interno e in violazione del Regolamento Comunale. Oggi siamo alle prese con il rendiconto della gestione 2017, e anche in questo caso i tempi sono di fatto scaduti”.

La solidarietà del sindaco Emanuele Aufiero

Il sindaco di Pratola Serra Emanuele Aufiero, l’Amministrazione Comunale e il gruppo Terra Nuova esprimono solidarietà al consigliere di minoranza Gerardo Galdo a alle altre persone a lui politicamente vicine. “Esprimiamo il nostro totale disappunto per questo spiacevole episodio e la nostra più ferma condanna nei confronti di tali gesti, così come già accaduto con volantini anonimi lasciati sul sagrato della Chiesa il 22 maggio 2007. Invitiamo, pertanto, tutti alla tranquillità, confidando sempre nel libero confronto democratico sui temi e sulle idee”.