L’Eliseo tra casa del cinema, università dei nuovi media e modello di gestione

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Marco Imbimbo – Il futuro dell’Eliseo entra nell’agenda dell’amministrazione Ciampi, ma il lavoro da fare sembra ancora lungo, non tanto per gli interventi di completamento, ma per quanto riguarda il suo funzionamento e il modello di gestione.

«L’Eliseo sarà casa del cinema, per l’università dei nuovi media dobbiamo verificare la fattibilità. Fondazione di partecipazione? Valuteremo», spiega Michela Mancusi, assessore alla Cultura, al termine di un tavolo in Comune che  ha visto la presenza degli Assessori alle “Politiche giovanili”, “Eventi”, “Cultura” e “Lavori Pubblici”. Rispettivamente Donatella Buglione, Maura Sarno, Michela Mancusi e Rita Sciscio, hanno fatto il punto della situazione a cominciare da quello che manca per riaprire definitivamente l’Eliseo, passando per i problemi della caffetteria esterna e arrivando anche a quel che sarà il futuro dell’Eliseo, tra funzioni e modello di gestione. Un incontro a cui hanno preso parte anche dirigenti e funzionari coinvolti.

«Nei giorni scorsi abbiamo effettuato dei sopralluoghi per capire come nell’immediato la struttura possa diventare fruibile», spiega Michela Mancusi. «Abbiamo ricevuto determinate prescrizioni. Domani ci sarà un nuovo sopralluogo della ditta di manutenzione per gli impianti di rilevamento fumi e il riscaldamento. Bisogna metterli in sicurezza per ottenere il certificato antincendio senza il quale la struttura non può essere fruibile». La prossima settimana, inoltre, verrà avviata la procedura per acquistare il materiale che serve a far entrare in funzione l’archivio “Camillo Marino”

Parlare di Eliseo, però, non significa affrontare solo gli aspetti strutturali, perché i veri nodi riguardano le funzioni e il modello di gestione. «L’intenzione è quella di dar vita alla Casa della cultura cinematografica intitolata a Giacomo D’Onofrio e Camillo Marino – annuncia Mancusi. Il tutto tenendo conto delle indicazioni della delibera 80 che prevede, tra le altre, anche uno spazio dedicato alla formazione sui mestieri del cinema, in aderenza al programma elettorale del Movimento 5 Stelle che prevede l’università dei nuovi media». Secondo le parole della Mancusi, dunque, non ci sarebbe differenza tra le attività formative, riguardanti produzione e realizzazione di opere cinematografiche, e l’università dei nuovi media annunciata in campagna elettorale da Ciampi, ma bisogna valutarne la fattibilità.

L’università dei nuovi media, al momento non viene congelata proprio perché la delibera 80 prevede anche la formazione nell’Eliseo. «La possibilità di dar vita ai mestieri del cinema è in aderenza con l’idea di università dei nuovi media – sottolinea Mancusi. Sicuramente l’Eliseo sarà sempre considerata la casa della cultura cinematografica, del teatro e delle arti performative. Dall’altro lato c’è l’intenzione da dar vita alla formazione in aderenza con un progetto che guarda alle scuole, all’università e ai giovani».

Strettamente collegato a quello che si dovrà fare all’interno dell’Eliseo, c’è anche la questione attinente al modello di gestione. Il precedente consiglio comunale ha dato il via libera alla nascita di una fondazione di partecipazione, ma Mancusi mette in stand by questo modello. «Abbiamo convocato il notaio Pastore che ha redatto lo statuto della fondazione insieme ad altri 5 notai – annuncia Mancusi. Vogliamo capire come dar vita alla fondazione di partecipazione e se è un modello che ci consente di reperire quelle risorse necessarie a tenere in piedi una struttura i cui costi annui si aggirano sui 300 mila euro. Insomma dobbiamo capire se è un modello che possiamo abbracciare oppure se sia da superare».