La riforma ecclesiale del Papa nel libro di D’Ambrosio, confronto sulle nuove sfide della Chiesa

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La presentazione dell’ultimo saggio di Rocco D’Ambrosio, dal titolo “Ce la farà Francesco? La sfida della riforma ecclesiale”, è stata l’occasione per un confronto nel Convento di Santa Maria delle Grazie sull’operato di Papa Francesco.

Organizzato dal SAE (Segretariato Attività Ecumeniche) di Avellino-Salerno e da alcuni componenti della Comunità della Piana, fondata da Pasquale Pirone, l’incontro, molto partecipato, ha visto anche la presenza della Comunità Francescana guidata dal Parroco, padre Gianluca Manganelli, del Pastore evangelico Antonio Squitieri.

Filo rosso del dibattito, come detto, le tematiche al centro del saggio che don Rocco D’Ambrosio, studioso di logiche istituzionali e degli aspetti filosofici ad esse connessi, ha reso ancora più intriganti raccontando all’uditorio inediti aneddoti e riflessioni su Papa Francesco, in virtù dei suoi privilegiati punti di vista accademici  e pastorali.

Forte delle sue competenze, l’illustre ospite ha ribadito ed evidenziato il punto di vista e di azione, spesso volutamente poco appariscente, di papa Francesco con i suoi continui richiami alla “fede” (e ai rischi della sua ideologizzazione), al “potere” (declinato in tutte le sue forme, positive e negative), al “denaro”, alla “corruzione”, ad una nuova “chiesa”, povera rispetto a quella assolutistica e dei no ereditata, ed alla sua riforma centrata sulla cosiddetta prospettiva dal basso.

D’Ambrosio, inoltre, ne ha esaltato le finissime capacità, citando anche altri argomenti di scottante attualità, con cui ha dovuto e continua a confrontarsi il Papa, quali la pedofilia, il denaro o la corruzione, e soffermandosi sulle cure da lui intraprese.

Don Rocco ha poi risposto ad alcune critiche riguardanti sia la presunta mancanza di decisionismo da parte del pontefice, sia lo spazio inadeguato ancora riservato alle donne, anche nel  suo papato, evidenziando gesti concreti, ma mediaticamente poco noti, come la sostituzione di circa 1/3 dei dicasteri (46 nuove nomine su 126) tra cui quello che si occupa del problema del diaconato della donna.

E’ così emersa l’immagine di un uomo che fa dell’acume di pensiero e di azione la sua dote migliore e della lungimiranza operativa la chiave di volta della sua riforma, orientata all’efficacia e alla tutela della progressiva continuità dei meccanismi di rinnovamento messi in atto, spesso poco percepiti perché volutamente dissimulati nella comunicazione mediatica.

L’uditorio è stato rassicurato dall’ottimistica conclusione del dibattito ed, in particolare, dall’affermazione di D’Ambrosio che il Papa è estremamente consapevole che sarà il tempo, e non i colpi di mano o d’imperio, a determinare il successo della sua riforma. “Ovviamente – ha rimarcato – solo se ogni attore, credente o meno che sia, farà la sua parte per ciò che è, che pensa e che fa”.

Massimo De Vinco