La Cattedrale risorta, ad Ariano riapre la Basilica di Santa Maria Assunta

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Dopo mesi di restauro, questa mattina giovedì 18 aprile, la Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta di Ariano Irpino ha riaperto al culto in coincidenza con la messa del Crisma.

Ad officiare la cerimonia, il vescovo della Diocesi Ariano-Lacedonia monsignor Sergio Melillo. Presenti le autorità locali e le forze dell’ordine, il prefetto Maria Tirone, il deputato della Repubblica Generoso Maraia, il primo cittadino di Ariano, Domenico Gambacorta e altre la fasce tricolori della Diocesi.

La Basilica Cattedrale in stile romanico è stata costruita nel X secolo sui resti dell’antico tempio di Apollo. I lavori voluti dal vescovo Melillo sono stati avviati nell’estate scorsa, sotto la sorveglianza della Soprintendenza ai Beni Culturali e finanziati dalla Cei nell’ambito dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica, per circa 200mila euro.

Tra gli interventi di restauro e recupero: la rimozione di intonaci deteriorati, il rifacimento delle facciate interne, la scelta di colori più chiari e più simili a quelli originari per la tinteggiatura, il restauro di affreschi della volta grazie al quale è stato riscoperto lo stemma del Vescovo Pulcedoria risalente al 1755 e  la ristrutturazione dei vari ambienti della sacrestia con nuovi servizi.

Un altro intervento ha interessato la cappella di San Giuseppe, tra le più belle di quelle che si trovano in cattedrale. I lavori hanno inoltre consentito di rendere più razionali ed efficienti gli impianti elettrico ed acustico.

La vasca battesimale del 1076 è stata rimossa dall’angolo in cui fu collocata all’inizio degli anni ’80 ed è stata situata nella cappella delle reliquie, sito più congeniale ad un reperto archeologico e liturgico di enorme importanza.

“La cattedrale è e si ripropone come punto di riferimento per tutta la comunità ecclesiale in tutto il suo splendore” ha dichiarato il vescovo Melillo.

Durante la santa messa, è stata scoperta anche la targa donata da Papa Francesco alla Diocesi di Ariano-Lacedonia nella persona del vescovo.