“Tre mesi per il progetto esecutivo che dovrà andare a gara in autunno, così da permettere l’apertura del cantiere entro fine anno”.
Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca indica la strada per la bonifica superficiale dell’area dell’ex Isochimica ad Avellino alla Commissione morti bianche al Senato.
E’ durata poco più di 50 minuti l’audizione di De Luca a Palazzo Madama, alla presenza del presidente Camilla Fabbri e dei componenti commissariali.
De Luca, rispetto agli impegni presi dalla Regioni in materia di fondi e finanziamenti, ha chiesto celerità e tempi certi al Comune di Avellino dichiarando in Commissione: “Essendo io con-custode giudiziario del sito, col sindaco di Avellino Paolo Foti, chiedo e sollecito il Comune di Avellino affinché vi sia a stretto giro un crono programma puntuale per un progetto definitivo di bonifica dell’area dell’ex Isochimica – ha detto De Luca -. Come extrema ratio, se i tempi dovessero allungarsi più del dovuto, potremo pensare di caricarci noi come Regione tutto il lavoro. Non sarà un impegno da poco per l’Utc del comune di Avellino, a Foti chiedo dunque se è il caso di affidarci ad un esterno per la redazione dell’esecutivo. La cosa importante è avere questo progetto per l’estate, progetto che dovrà andare a gara entro l’autunno, così da permettere entro fine anno l’apertura del cantiere. Occorre rispettare il crono programma al minuto, posso garantire la presenza determinata della Regione sulla esecuzione di questi lavori. Abbiamo avuto qualche ritardo anche noi, sicuramente il problema non è stato affrontato problema nei termini di urgenza che la situazione richiede”.
Sul piano economico, il Governatore ha rassicurato: “Oggi ci sono i soldi per garantire in pieno l’intervento per la bonifica. Per quanto riguarda la caratterizzazione, abbiamo contribuito nella prima gara da 300mila euro con fondi per 90mila euro. L’intervento di bonifica richiederà presumibilmente la cifra di 13 milioni di euro che possiamo garantire totalmente come Regione al netto dell’intervento previsto nell’ultima Legge di Stabilità per il quale però non c’è ancora l’ombra del decreto. E’ chiaro che tutto dipenderà però dal progetto esecutivo che i tecnici del Comune di Avellino dovranno farci avere nel più breve tempo possibile. Abbiamo appostato nel Patto per la Campania risorse per un progetto regionale di bonifica per 250 milioni di euro, nel breve termine potremo perciò avere disponibilità di questi fondi”.
De Luca poi chiarisce: “Immagino che però dovrà esserci ancora un altro tipo di intervento, anche perchè dovremo tenere conto della riqualificazione dell’area dopo la rimozione dei 550 cubi d’amianto, così da non lasciare un buco nel bel mezzo della città. Se il Comune di Avellino vuole procedere in questo senso c’è disponibilità da parte della Regione a coprire anche su questo aspetto economico”.
In premessa, la senatrice Fabbri, ripercorrendo le attività della Commissione, ha riferito a De Luca circa le perplessità riscontrate nel corso dell’ultima audizione a Roma sul caso Isochimica con i rappresentanti dell’Asl e dell’Istituto superiore della Sanità.
Sul punto De Luca ha riferito: “A quanto mi risulta, non sono stati stabiliti scientificamente connessioni tra la presenza dell’Isochimica e alcune condizioni patologiche tra i residenti della zona di Borgo Ferrovia ad Avellino. Come Regione Campania, abbiamo avviato un programma straordinario di monitoraggio che abbraccia tutta la Campania, dalla Terra dei Fuochi ad Avellino (il riferimento è al progetto Spes, ndr), così da avere una valutazione scientifica sulla condizione ambientale della regione. Oggi possiamo dire di essere la regione italiana più monitorata sotto il profilo ambientale e della salute. Una volta avuti i risultati di questo monitoraggio ne prenderemo atto; siamo per la verità, quale che sia la dimensione del problema, non occulteremo mai alcuna realtà, né per la Terra dei Fuochi né per Isochimica”.