Iscrizione Scandone: “Ho prestato io quei 20mila euro a Festa”

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di Andrea Fantucchio

Quei ventimila euro versati in extremis dal sindaco di Avellino, Gianluca Festa, per salvare la Scandone, potrebbero trasformarsi in un piccolo caso. E non c’entra il destino della squadra di basket. Almeno non in questa questione. Diventata spinosa e imbarazzante dopo che il consigliere comunale di Avellino, Elia De Simone, oggi in aula ha risposto candidamente alla domanda del collega Giordano su quei soldi. Proprio la cifra versata per salvare la Scandone: “Ho anticipato io – ha detto De Simone – i soldi per la Scandone, per poi essere risarcito dal sindaco”.

Quello che colpisce è la storia, o a questo punto le storie, dietro quei ventimila euro. Il sindaco Festa l’aveva raccontata diversamente: “Ho chiamato mia moglie e le ho chiesto se potevamo utilizzare i nostri risparmi per iscrivere la squadra al campionato di basket”.

Un gesto che poi era stato più volte menzionato, e non solo dal primo cittadino, per descrivere il gran cuore del sindaco. Disposto a privarsi di soldi suoi per il bene della squadra. Ora, magari è anche possibile che quel “prestito” sia stato solo un modo più veloce la cifra necessaria, ma la storia così descritta perde un po’ della sua magia e del suo romanticismo. E un dubbio rimane su quella parola utilizzata da De Simone, “risarcire”. Forse sarà proprio Festa a fare chiarezza nei prossimi giorni.