Il PCI all’attacco di De Stefano: “Si dimetta, l’Alto Calore mai così in basso nella sua storia”

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La sezione di Avellino del Partito Comunista Italiano chiede le immediate dimissioni del presidente ed amministratore delegato dell’Alto Calore, Raffaello De Stefano, e dei componenti il consiglio di amministrazione dell’ente, Maria Lucia Chiavelli e
Gabriella del Paradiso, per “manifesta incapacità dimostrata nella gestione di un servizio pubblico essenziale” denuncia il direttivo del Pci.

“Il disastro determinato è sotto gli occhi di tutti. I cittadini  di Avellino e dell’intera provincia in questi mesi ed anni hanno dovuto subire una serie incredibile di disservizi, alcuni dei quali anche gravi, come la sospensione dell’erogazione idrica reiterata e continuata, non solo nei mesi estivi, ma anche in quelli invernali – precisa la nota del direttivo”.

“Nella pur accidentata storia dell’Alto Calore non era mai stato raggiunto un simile livello di inefficienza. Ma sembra proprio che non vi sia limite al peggio. Nella città capoluogo infatti viene persino erogata acqua non potabile, esponendo gli abitanti delle zone coinvolte a disagi e rischi. Non possiamo, inoltre, non sottolineare che questa emergenza è stata gestita male sia dall’Alto Calore, che dal Comune di Avellino, la cui amministrazione conferma di non essere in grado di andare oltre un approccio burocratico ai problemi. Il Comune avrebbe dovuto fornire ai cittadini notizie più precise e chiare, con l’indicazione dei comportamenti da tenere per la salvaguardia della loro salute e del loro benessere. Le modalità superficiali con le quali invece è stata affrontata la vicenda sta creando soltanto confusione ed ingenerando comprensibile preoccupazione tra i residenti nelle zone coinvolte. Chiediamo pertanto che si ponga rimedio a questa situazione con interventi adeguati, giungendo più rapidamente possibile alla risoluzione del problema”.