Il mito di Michael Jackson rivive a Venezia: era “irpino” il giubbotto di Thriller

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Pasquale Manganiello – Alla Mostra del Cinema di Venezia  è arrivato  fuori concorso un vero e proprio regalo per gli amanti della nuove tecnologie cinematografiche e per i fan di Michael Jackson: ‘Michael Jackson’s Thriller 3D’ di John Landis.

Applauditissimo, nell’anteprima stampa, il regista di ‘The Blues Brothers’ e del videoclip originale del 1983 ha utilizzato il negativo della pellicola originale 35 mm per procedere ad una conversione 3D del celeberrimo video con gli zombie e con una delle scene di ballo più iconiche della storia della storia dei video musicali, con l’aiuto delle più recenti tecnologie disponibili. Il risultato è stato ammirevole e sicuramente riceverà l’apprezzamento iconico dei fan di Jacko.

Non tutti sanno che la pelle di nappa per il giubbotto rosso con strisce nere che Michael Jackson indossò per il video di Thriller è stata lavorata nel polo conciario di Solofra.

L’album del 1982 è stato il più venduto di sempre nella storia della musica. Un anno prima, una nota casa di moda internazionale commissionò ad una conceria di Solofra la realizzazione delle pelli.

Era l’epoca d’oro per il polo campano e i suoi prodotti facevano il giro del mondo.

“Ricordo – raccontava un chimico che si occupò delle pelli di quel giubbotto – che in un primo momento il giubbotto, già confezionato, ci fu rispedito indietro perché quando veniva stirato il rosso e il nero si sovrapponevano. Così dovemmo fare diversi tentativi prima di riuscire a fissare meglio i colori. Non sapevamo che l’avrebbe indossato Jackson, lo scoprimmo solo quanto uscì il video. Da quel momento le ordinazioni si moltiplicarono e altre concerie furono coinvolte per smaltire gli ordini”.