I “sopravvissuti” della maggioranza alla prova Bilancio. Grottolella, la nota di Vitale

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Grottolella, riportiamo la nota del consigliere comunale Vincenzo Vitale.

Purtroppo per problemi personali per la prima volta dall’inizio di questo mandato non potrò essere presente al Consiglio Comunale che si terrà lunedì 8 maggio. L’ordine del giorno prevede, tra i vari punti, l’approvazione del bilancio di previsione 2017/19.

Da quando si sono formate, di fatto, differenti posizioni politiche in seno al consiglio comunale, sarebbe stato elegante, magari, concertare la data del consiglio, considerata l’importanza dello stesso.

Ma l’eleganza è solo un’altra delle tante qualità che questa amministrazione non ha.

Senza dubbio il mio voto sarebbe stato contrario all’approvazione del bilancio, non contro l’operato degli uffici, sicuramente gli unici e “soli” impegnati nella stesura, ma contro un’amministrazione ferma e assente.

L’ultima ed ennesima promessa elettorale disattesa di quest’anno è stato “Il bilancio partecipato”, nel quale si dovevano coinvolgere i cittadini e raccogliere proposte e rimostranze.

Forse quest’anno non c’è stato “nessuno” a ricordarglielo.

Adesso i pochi “sopravvissuti” dell’attuale maggioranza devono fare attenzione a che siano presenti almeno loro in numero tale da poterlo approvare.

Nell’ultimo consiglio comunale abbiamo proposto e votato la sfiducia alla Giunta Comunale, da parte del sottoscritto, Rino Medugno e del Gruppo di Minoranza.

Per alcuni di noi la coerenza è ancora un valore, e sicuramente si sarebbe manifestata nel consiglio con un netto NO all’approvazione Bilancio.

Per restare sul tema di “amministrazione latitante” all’ordine del giorno viene presentato il regolamento per la gestione del centro di aggregazione di Piazza A. Maglio, ex Biblioteca Comunale. Ad un anno dalla consegna dei lavori si sono ricordati di avere a disposizione un immobile e quindi poter decidere, magari, di farne qualcosa. Ex biblioteca, anche di fatto. Perché, seppur ora centro di aggregazione, la funzione di biblioteca veniva conservata nella precedente convenzione stipulata dal Comune e le associazioni, concedendone l’onere del servizio all’associazione assegnataria della struttura. Ma l’obiettivo di quest’amministrazione è farne, di quel centro appena rinnovato e ristrutturato, uno dei tanti altri luoghi da tenere aperto pochi giorni all’anno. Una biblioteca, o quanto meno una sala studio, sarebbe stato un servizio troppo comodo per i nostri concittadini, si correva il rischio di fare qualcosa di utile.