C’è anche l’Aglianico irpino di Mastroberardino in “Vitae” 2019, la guida dei vini dell’Associazione italiana sommelier, arrivata alla quinta edizione. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, ogni cultivar riflette le caratteristiche della terra che la nutre. E, Vitae riesce a cogliere queste caratteristiche con le oltre 2.000 cantine recensite, oltre 15.000 vini degustati, rigorosamente alla cieca.
Tra questi, ci sono i 614 vini che hanno meritato il massimo riconoscimento, le Quattro Viti, che hanno superato il punteggio di 91/100. A 22 etichette è stato attribuito il prestigioso Tastevin Ais, un premio che l’Associazione conferisce per sottolineare le scelte coraggiose di chi vive la terra ogni giorno.
Premio andato anche all’Aglianico irpino che “appaga olfatto e palato, e lascia una meravigliosa e lunga scia di pepe rosa, che conclude un assaggio di un vino fresco, corposo, caldo e tannini esemplari che detergono il palato”. In barrique viene coccolato per 30 mesi e ancora altri 40 in bottiglie prima della vendita.
Produttore è Mastroberardino, storica azienda di Atripalda di proprietà di Piero Mastroberardino, che ha fatto la storia dell’enologia non solo della Campania. Attualmente sono coltivati 250 ettari di vigna e produce due milioni di bottiglie, di cui 9.000 di Stilèma che impreziosisce la più antica formula del Fiano di Avellino.