Gli otto punti di Passaro: “Sanità, famiglie e parcheggi le priorità per una città più dignitosa”

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“Siamo stati i primi a parlare di città normale e della doverosa necessità di rispondere ai problemi ordinari che assillano la città. Al sindaco Ciampi abbiamo preferito presentare le priorità a cui bisognerebbe rispondere nell’immediato: il commercio, l’artigianato e, soprattutto, le famiglie”.

Così Massimo Passaro di ‘Cittadini in Movimento‘ durante la conferenza stampa indetta per ufficializzare i punti programmatici presentati al sindaco di Avellino Vincenzo Ciampi.

Passaro è pronto a portare avanti la battaglia contro le Ztl in via Dante, via Iannaccone e via Malta. “Qui in città dove i parcheggi scarseggiano, non hanno alcun senso – ha precisato.

E non solo, per meglio decongestionare il traffico sarebbe necessario ripristinare il senso di marcia dell’arteria Via Tuoro Cappuccini (salita Viva Hotel). Lungo quell’arteria – ha proseguito Passaro – oltre a creare un disagio agli automobilisti, ad essere penalizzati sono stati sopratutto i commercianti”.

Sempre in riferimento alla viabilità sarebbe necessaria: la rimodulazione dei prezzi dei parcheggi, l’adeguamento dei parcometri per il pagamento con le carte magnetiche ed attraverso apposite app, l’introduzione delle tariffe per frazione di ora con la previsione dei primi 15 minuti gratuiti ed il rispetto della Sentenza della Suprema Corte di Cassazione, realizzando nel centro città aree di sosta gratuite e delimitate dalle strisce bianche”.

Tra l’altro, come ha evidenziato Passaro sarebbe doveroso realizzare aree di sosta per donne incinte e maggiori stalli per disabili.

Tra le priorità dei Cittadini in Movimento resta  capitolo Sanità e, in particolare, la difesa della città ospedaliera. Per Passaro bisogna implementarla non frammentare i reparti.   

Il 19 aprile la Regione Campania ha emesso un decreto, il n. 29, con il quale il Governatore ha ritenuto necessario accorpare il Landolfi di Solofra all’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino, dislocando alcuni reparti da Avellino a Solofra, così privando la Città ospedaliera e gli avellinesi di reparti importanti. Abbiamo impiegato 50 anni per accorpare tutti i reparti presso la Città ospedaliera ed ora stiamo tornando indietro. 

Stranamente la Regione Campania –  ha chiarito –  provvede tempo fa a chiudere il presidio ospedaliero di Bisaccia che si trova in una zona disagiata, mentre decide frettolosamente di investire, con un grande dispendio di risorse pubbliche, su un ospedale come il Landolfi che è posizionato ad un distanza di circa 10 km da due plessi ospedalieri come quelli di Avellino e Mercato Sanseverino e non lontano dall’Ospedale di Salerno.

Il Landolfi è un ospedale che, seppure vanta la presenza di un pronto soccorso, manca di reparti fondamentali per l’arrivo di pazienti “in acuto” (con gravi crisi in atto) quali la rianimazione, la cardiologia con l’emodinamica, l’urologia, la neurochirurgia, tutte specialità necessarie a poter gestire un paziente in gravi condizioni.

Molti anni fa, per evitare gli sprechi economici derivanti anche dal continuo via vai di ambulanze, che dalla periferia si disperdevano tra i 4 plessi ospedalieri allora attivi (il Capone, il Maffucci, Viale Italia e Monteforte), si pensò di creare l’Azienda Ospedaliera di secondo livello.

Nel 2018, in barba alla più elementare logica, dall’alto decidono di decentrare i reparti, scegliendo di trasferire al Landolfi oculistica e geriatria, lasciando un’azienda di 2° livello, quale il Moscati, senza tali reparti essenziali e costringendo tutti i pazienti a raggiungere Solofra con tutti i disagi dovuti alla galleria  spesso interrotta (una tra le 13 gallerie più pericolose di Italia), una viabilità insufficiente ed inidonea anche per la mancanza di una corsia di emergenza.

Non si vede come si possa gestire un paziente geriatrico, che è un paziente complesso, senza il supporto delle altre branche. Lo stesso può dirsi per l’oculistica. In breve viene compromessa la possibilità di curare i pazienti con un approccio multidisciplinare.

La Città Ospedaliera perde alcuni reparti (oculistica e geriatria) in favore dell’Ospedale di Solofra, dopo che nel 2017 sono stati già soppressi i reparti di terapia geriatrica intensiva e di terapia antalgica. Rimane, poi, il duplicato di alcuni reparti tra le due strutture di Avellino e Solofra, come pediatria, ginecologia, medicina generale ed ortopedia. Inoltre vengono istituiti ad Avellino reparti che hanno natura prettamente ambulatoriale.

Si preferisce, poi, mantenere un pronto soccorso dove manca la possibilità di poter fare la differenza tra la vita e la morte di un paziente, piuttosto che potenziare quello del Moscati che patisce sotto una cronica mancanza di personale che ha portato anche ad aggressioni fisiche nei confronti dei medici, sopraffatti dai tanti pazienti che vi affluiscono.

Si decide di investire capitali ingenti su una struttura fatiscente, mentre mancano infermieri e medici in tutti i reparti della Città ospedaliera.

Al Landolfi, inoltre, si riproporrà il problema dell’assenza di un’area di parcheggio adeguata (faticosamente risolto al Moscati dopo molti anni) e di infrastrutture, nonché la mancanza di un adeguato trasporto pubblico.

Noi ci battiamo per una città che deve imparare a gestire la salute dei cittadini non quantitativamente creando disservizi, ma qualitativamente attraverso il miglioramento ed il potenziamento della Città ospedaliera “Moscati” affinché possa gestire un paziente “in acuto” facendo la differenza”.

Il leader di Cittadini in Movimento accende i riflettori anche sul capitolo sicurezza e sul contrasto al degrado urbano ed ambientale.

Passaro parla anche di una città delle memoria “sulla scorta delle oltre 3000 firme raccolte nel 2003, ai sensi dell’art. 66 comma II dello Statuto Comunale si chiede al sindaco Ciampi di voler dedicare quattro strade ad alcuni giovani avellinesi prematuramente scomparsi: Carmine Sica, Ivan Bubani, Jego Filipuzzi, Sabatino Colantuoni“.   

In subordine si chiede di voler apporre una targa a Piazza Libertà dal seguente contenuto “ Il vostro ricordo non trovi rifugio solo nella memoria custode, ma nel cuore sacro di irripetibile vita”.

 

Un appello alle forze di opposizione presenti in Consiglio Comunale

Per quanto riguarda l’insediamento del consiglio comunale Passaro lancia un appello alle opposizioni affinché il senso di responsabilità li spinga verso la scelta del Presidente del consiglio comunale.

“Anche se non siamo stati eletti diamo ugualmente il nostro contributo concreto per il bene della città – ha concluso Passaro – perché Avellino va governata. Ritornare al voto sarebbe una devastazione”.