“Genovesi, rifiutate il risarcimento. La strage di Acqualonga ha distrutto la mia vita”

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“Ai familiari delle vittime di Genova do il consiglio di non ripetere il mio errore, il nostro errore: quello di accettare un accordo con Autostrade per l’Italia, ricevere subito un risarcimento ed uscire dal processo. Bisogna andare fino infondo: il vero risarcimento deve essere la galera per i responsabili e la revoca della concessione a chi non ha saputo garantire la sicurezza dei nostri cari”.

Così il Presidente ‘Associazione Vittime’, Giuseppe Bruno, in un’intervista pubblicata oggi su Il Fatto Quotidiano. A parlare è un uomo che, il 28 luglio del 2013, ha perso una parte della sua esistenza lungo il viadotto Acqualonga di Monteforte. Tra le 40 vittime di quella strage c’erano anche i suoi genitori.

Il risarcimento che, Bruno, ottenne con l’accordo era di 250 mila euro. Ma non c’è cifra che tenga difronte al vuoto lasciato in quel precipizio. Nell’intervista, infatti, precisa che se avesse la possibilità di tornare indietro farebbe di sicuro una scelta diversa, quella di continuare a far sentire la sua voce e combattere con tutte le forze questa difficile battaglia.

“I miei avvocati mi hanno spaventato  – ha dichiarato – riguardo alla probabile lunghezza del processo e alla possibilità che Autostrade per l’Italia venisse scagionata, con la responsabilità interamente accollata all’azienda del pullmino che trasportava i 50 fedeli…mi sono fatto fregare perché mi avevano convinto che l’associazione sarebbe comunque rimasta nel processo come parte civile. Ho sbagliato e me ne pento”.

Nulla potrà  restituire mio padre e mia madre ha ripetuto nell’intervista Bruno. “Se potessi tornare indietro, darei io qualcosa di soldi a loro pur di vederli in galera. Sono cinque anni che non dormo, non ho una vita. Il vero risarcimento dovrà consistere nella condanna dei responsabili e nel ritiro della concessione ad Autostrade. Sono due anni che invio Pec al ministero delle Infrastrutture chiedendo la revoca delle concessioni a Castellucci e ai Benetton. Senza risposte”.

 

 

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  1. […] “Ai familiari delle vittime di Genova consiglio di non ripetere il mio errore, il nostro errore: quello di accettare un accordo con Autostrade per l’Italia, ricevere subito un risarcimento e uscire dal processo. Bisogna andare fino infondo: il vero risarcimento deve essere la galera per i responsabili e la revoca della concessione a chi non ha saputo garantire la sicurezza dei nostri cari”. Così Giuseppe Bruno, che ad Acqualonga ha perso i genitori, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano e ripresa anche da Irpinianews. […]

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