Allarme frana a Montaguto. Ieri il tavolo istituzionale presso il municipio dove il sindaco Marcello Zecchino ha ricevuto quattro rappresentanti del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, tre della Regione Campania e i ricercatori dell’Università di Firenze, dell’Ateneo del Sannio e del CNR – IRPI (Istituto di Ricerca per la protezione idrogeologica). Poi è seguito il sopralluogo degli esperti per valutare il tratto.
Forti i timori circa la tenuta del tratto ferroviario e della statale 90 ecco perché la dirigente della Protezione civile, Claudia Campobasso ritiene necessario un “monitoraggio da parte della Protezione Civile, manutenzione ad opera della Comunità Montana Ufita, finanziamento e risorse già esistenti, realizzazione imminente di un campo pozzi. Verrà riattivato tutto ciò che servirà a scongiurare una nuova emergenza”.
Il vertice è stato presieduto da Italo Giulivo, responsabile del dipartimento nazionale di Protezione Civile che ha dichiarato: “Abbiamo progettato con la Regione Campania un’attività urgente da fare per lo svuotamento del laghetto, che si è formato a seguito di una frattura nella parte a monte della frana. E questo è fondamentale, per evitare un ulteriore scivolamento della massa franosa. Sarà la Comunità Montana, a realizzare un’attività di svuotamento, per la quale ci sono già le risorse disponibili assegnate allo stesso ente dalla Regione Campania”.
Il sindaco di Montaguto, Marcello Zecchino, dal canto suo ha chiesto celerità negli interventi “perché, afferma, la situazione è preoccupante. Abbiamo portato tutti i presenti sul posto per fare un sopralluogo. Adesso nei prossimi giorni leggeremo nello specifico del decreto le mansioni e le attività da svolgere. Dopo lettere e pressioni varie, siamo riusciti a sederci finalmente intorno ad un tavolo, per discutere di una problematica che si presenta più grave del previsto e che si spera possa essere risolta in tempi rapidi. Occorre fare presto, il passato deve insegnarci che questa terra, può essere tanto bella e nello stesso tempo pericolosa. Peccato che si sia lasciato correre tutto questo tempo, ma il passato è passato ed ora dobbiamo guardare al domani con ottimismo. Come Comune abbiamo dato la massima disponibilità, anche ad essere soggetti attuatori, per le attività opportune”.
Un pressing che va avanti da settimane: diverse, infatti, sono le segnalazioni alla Regione Campania per chiedere il ripristino della stazione di monitoraggio.