Festa della Repubblica: toni sommessi per la città di Avellino

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Avellino / Festa della Repubblica: una festa sotto tono in una città semideserta. Nessuno sfarzo ma un clima pacato per gli irpini che nel giorno dedicato alla ricorrenza della nascita della Repubblica italiana preferiscono non dimenticare i 4 soldati morti in Iraq. Dunque celebrazioni silenziose e raccolte. La giornata si è aperta alle 10.00 in Piazza Libertà con la cerimonia dell’alzabandiera per spostarsi, poi, alle 10.15 in via Matteotti, dove ha avuto luogo la deposizione della corona al Monumento ai Caduti. Intanto Piazza Libertà ha ospitato per l’intera mattinata l’esposizione dei mezzi dell’Esercito. Sempre in piazza, il Comune è stato presente con uno stand per distribuire una cartolina celebrativa dell’avvenimento che illustra la storia e le componenti dell’emblema della Repubblica. Le istituzioni presenti si sono poi riunite presso la Provincia. Una mattinata, dunque, all’insegna del ricordo: “La festa della Repubblica assume sempre un significato di risalto – ha sostenuto il Prefetto Costantino Ippolito – Non possiamo dimenticare gli anni in cui si è costituita la Repubblica dopo le barbarie che hanno caratterizzato la II Guerra Mondiale. Oggi si va affievolendo l’ideale della patria ma è un valore che dovrebbe rimanere sempre nei nostri cuori. Non nego che ogni qualvolta io ascolti l’inno nazionale ho sempre i brividi”. Dunque la Festa, tanto amata dal Presidente Ciampi, ricomincia a farsi strada a dispetto di una lunga pausa che per un certo numero di anni l’ha messa in ombra. Numerosi, infatti, sono stati i cittadini che hanno partecipato alle manifestazioni cittadine. Al centro della giornata anche il concerto della Fanfara del decimo battaglione Carabinieri Campania, che ha avuto luogo alle 17.30 nella villa comunale. La Fanfara rappresenta una delle più celebri e antiche formazioni musicali in Campania, istituita con Regio Decreto nel giugno del 1862. Diretti dal Maresciallo Marco Smarra, i 30 elementi della Fanfara eseguiranno brani del repertorio classico e contemporaneo.

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