Ex parcheggiatori, tregua momentanea: “Veniamo prima noi e poi altre persone disagiate”

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Dopo settimane di passione, rientra la protesta degli ex parcheggiatori, almeno per sei giorni. È questo l’esito dell’incontro tra sindaco Foti, comandante Arvonio e una delegazione degli ex parcheggiatori.

«C’è un loro impegno ad assumere i ragazzi per affidare compiti di piccola manutenzione nelle aree di sosta. Entro sei giorni ci saranno le prese in carico», spiega Antonio Forte, presidente della cooperativa City Service, al termine dell’incontro. «Il Comandante ha individuato una legge da cui attingere fondi per garantire un sostegno agli ex parcheggiatori». L’impiego avrà durata due mesi e servirà a garantire loro un sostegno in attesa che venga espletato il nuovo bando per l’affidamento delle aree di sosta. Inoltre è stato superato anche il problema relativo alle liste in possesso del settore “servizi sociali” per la presa in carico degli ex parcheggiatori. Inizialmente, infatti, si era parlato di persone disagiate da impiegare in queste nuove mansioni, mettendo a rischio la posizione degli ex parcheggiatori. Non a caso in quelle liste si sarebbero iscritte molte più persone rispetto a quanti sono gli ex parcheggiatori. «Abbiamo chiarito che la precedenza va data ai ragazzi – sottolinea Forte – poi se resta spazio per altre persone disagiate, ben venga il loro inserimento.

Questo “teatro” è cominciato nel mese di ottobre dell’anno scorso, noi ci abbiamo messo la faccia e non è giusto che vengano impiegate altre persone. Il primo sostegno va a noi. Abbiamo ottenuto garanzie». Altre rassicurazioni sono giunte anche sul nuovo bando per la gestione delle aree di sosta e che dovrebbe prevedere possibilità di reintegro degli ex parcheggiatori:

«Ci hanno detto che è già pronto ed entro due mesi si chiude – spiega Forte. Anche loro hanno urgenza, lo stesso sindaco ha affermato che se passa troppo tempo non hanno i fondi per pagare i ragazzi». Tregua raggiunta, quindi, ma solo per sei giorni entro cui dovranno arrivare garanzie, ovvero le prese in carico altrimenti la protesta è pronta a riprendere. «Avrebbero dovuto provvedere prima ad occupare i ragazzi e poi mettevano i parcometri in funzione – sottolinea Forte. Invece hanno emesso un’ordinanza all’improvviso lasciando i ragazzi in mezzo a una strada, mentre il Comune prende i soldi dei parcometri ma non sappiamo neanche a chi vanno. La promessa è che ci faranno sapere quante ore verremo impiegati. Ovviamente non ci facciamo illusioni, sarà un piccolo sostegno per due mesi. Poi aspettiamo il bando e non escludo che possa partecipare anche io con un’altra cooperativa già regolarmente registrata».